Venerdì 18 Ottobre 2024

Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati, il Cdm approva la riforma

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, Roma, 7 giugno 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati in Consiglio dei ministri: a quanto si apprende, è stato infatti ha approvato il disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare. L’approvazione, a quanto viene spiegato, è stata salutata da un applauso. «Provvedimento epocale si articola su tre principi fondamentali: il primo è la separazione carriere, che attua il principio fondamentale del processo accusatorio voluto da Vassalli, gli altri sono la composizione e la elezione del Csm». Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in conferenza stampa. «Il secondo punto della riforma è la composizione e elezione del Consiglio superiore della magistratura: questo organo di autogoverno della magistratura in questi ultimi anni, non solo a detta mia o altri esponenti della maggioranza ma di moltissimi magistrati, non ha dato buona prova di sé e scandali come quelli di Palamara o di altri hanno eccitato le varie proteste» che non hanno portato a «rimedi a quelli della degenerazione correntizia. Interrompere questo legame» che «ha portato a tutta una serie di anomalie è stato il nostro compito principale, attraverso il sorteggio». Con l’Anm «il discorso è e deve essere sempre aperto, noi accettiamo le critiche, sono il sale della democrazia, accettiamo contributi e suggerimenti ma anche loro devono accettare un principio fondamentale che la volontà popolare è sacra e si esprime attraverso le elezioni. E se ci viene dato mandato di separare le carriere noi obbediamo alla sovranità che appartiene al popolo, secondo quello che è scritto nella Costituzione».

Meloni: forze conservazione contro di noi, non abbiamo paura

La separazione delle carriere «è una riforma giusta, necessaria, storica. E si aggiunge alle altre riforme che questo governo ha già varato, come la riforma del fisco e la riforma istituzionale. Continueremo così, perché in questa Nazione le cose che non funzionano bene vanno cambiate. E più cercheremo di cambiarle più le forze della conservazione si muoveranno contro di noi. Ma non abbiamo paura, siamo qui per fare quello che va fatto e alla fine di questo lavoro saranno i cittadini a giudicarci». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio dopo il varo della riforma in Cdm.

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