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L'Autonomia differenziata è legge, via libero definitivo della Camera con 172 voti

Roberto Calderoli durante la discussione nell'aula del Senato della nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2018, Roma, 11 ottobre 2018. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Giunge dopo una lunga maratona notturna alla Camera il secondo e definitivo sì al disegno di legge sull'Autonomia. L’Aula di Montecitorio ha infatti licenziato il provvedimento con 172 sì 99 voti contrari e 1 astenuto. Ora è legge.

La posizione del Governo

Il governo con il ministro Roberto Calderoli ha dato parere favorevole ai quattro odg presentati da Forza Italia sull'autonomia differenziata. Gli odg sono firmati dal capogruppo azzurro Paolo Barelli, dal suo vice Raffaele Nevi, dal presidente della commissione Affari Costituzionali, Nazario Pagano, e da uno dei relatori del testo, Paolo Emilio Russo. Forza Italia impegna il governo «a valutare l’opportunità di prevedere, prima di procedere alla stipula di intese che prevedano l’attribuzione di funzioni relative alle ulteriori forme e condizioni particolari di Autonomia sulle materie escluse dalla determinazione dei Lep - si legge in uno dei quattro ordini del giorno - la predisposizione di un’analisi di impatto della regolamentazione che tenga conto della valutazione degli effetti delle ipotesi di intervento normativo e regolamentare regionale, nonché di atti amministrativi generali, di programmazione o pianificazione, ricadenti sulle attività dei cittadini e delle imprese e sull'organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, anche mediante comparazione di opzioni alternative, tenendo conto della necessità di assicurare il corretto funzionamento concorrenziale del mercato, la tutela delle libertà individuali, e la tenuta dei principi generali dell’ordinamento, da presentare alle Camere per l’esame secondo i rispettivi regolamenti». «Opportuno - si legge ancora - vigilare con estrema attenzione affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale».

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