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Sicilia, Tamajo resta in giunta. La Chinnici ringrazia e vola a Bruxelles

Edmondo Tamajo

Edy Tamajo ha scelto di restare in giunta regionale. Non cambierà neppure assessorato, non si muoverà dalle Attività Produttive. Al suo posto a Bruxelles va Caterina Chinnici. O, meglio, torna Caterina Chinnici che da due legislature occupava lo scranno grazie alle precedenti elezioni col Pd. Il futuro di Luca Sammartino invece resta in bilico, appeso al giudizio del Tribunale del Riesame di Catania, che da ieri sta valutando la sua richiesta di revoca dell’interdizione dai pubblici uffici disposta dal Gip nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e voto di scambio che lo vede coinvolto. La posizione dei due assessori più influenti del primo governo Schifani ha iniziato a chiarirsi ieri. E influisce nel completamento di tutto il mosaico del governo.
Tamajo, forte delle quasi 122 mila preferenze delle Europee, è volato ieri a Roma con Renato Schifani e Marcello Caruso per concordare con Antonio Tajani il proprio futuro. E ne è venuta fuori la scelta più quotata alla vigilia, quella sussurrata fin dalla campagna elettorale. Tamajo lascia il posto a Caterina Chinnici. «Sono un uomo di partito. Rassegnerò a giorni le mie dimissioni dal Parlamento europeo - ha detto Tamajo -. Caterina è una persona di grande rilevanza. La sua esperienza a Bruxelles sarà un punto di riferimento per tutti noi».
La Chinnici è stata la prima dei non eletti con 93 mila preferenze, moltissime delle quali arrivate dall’appoggio dell’Mpa di Raffaele Lombardo e dell’altro forzista eletto, Marco Falcone. «Rivolgo un grazie speciale a Tamajo - ha detto a caldo - per avermi permesso di proseguire il lavoro a Bruxelles».

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