«Ormai siamo abituati ad attacchi di questo tipo, anche da diverse forze politiche. Si tratta di un’operazione di delegittimazione molto pericolosa». Alessandra Maddalena, vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, fa il punto con Huffington Post dopo il retroscena del Giornale su una possibile inchiesta su Arianna Meloni. «Ancora una volta - premette Maddalena - si vuole far apparire la magistratura come interessata e di parte. Si vuole far credere che i magistrati esercitino la loro funzione per scopi politici. Così facendo si indebolisce un pezzo dello Stato e si corre il rischio che i cittadini non si fidino più della magistratura. Nel caso specifico, poi, sono state fatte delle dichiarazioni senza alcun riferimento a fatti concreti. Sono tesi, a quanto ne sappiamo, fondate sul nulla».
La tensione governo-toghe? «C'è da decenni. Al di là del caso di cui stiamo parlando, per il quale non ci sono evidenze, è normale che quando la magistratura, nell’esercizio delle sue funzioni, entra in contatto con la politica si generano tensioni. E’ sempre stato così e tutto sommato non è cosa di cui sorprendersi. Sorprende, invece che si continui, nell’attaccare la magistratura, a ipotizzare complotti da quest’ultima orditi nei confronti di una o l’altra parte politica. Addirittura che si ipotizzi che si prendano accordi per far cadere un governo. Questi attacchi, maturati per ragioni politiche, finiscono per fare del male alla democrazia». La vicepresidente dell’Anm
nega che le inchieste nei confronti dei politici finite in nulla siano prova della loro pretestuosità: «Quando si arriva all’assoluzione di un politico - conclude - c'è chi dice che l’indagine era fatta male, o che era stata fatta per scopi politici, quando si arriva alla condanna, la parte politica avversa dice il contrario. Ma le pronunce di assoluzione non significano che vi è stato un uso politico delle indagini. E in ogni caso per criticare un procedimento bisognerebbe leggere tutta la sentenza, non solo basarsi sull'esito». (AGI)
Foti: "Su Arianna Meloni tentativo di inquinare il voto"
«Che vi sia un tentativo di inquinare le elezioni mi sembra abbastanza evidente nel momento in cui anziché attaccare la presidente Meloni sul piano politico, che sarebbe legittimo e doveroso da parte di stampa e opposizioni, noi abbiamo notato un atteggiamento ossessivo e compulsivo e una serie di illazioni nei confronti di Arianna Meloni». E’ quanto osserva in un’intervista alla Stampa il capogruppo FdI alla Camera Tommaso Foti. «Di fronte alle smentite si continua rilanciare le bufale e a dire che Arianna Meloni 'influenza le nominè - aggiunge - Queste accuse portano facilmente al traffico di influenze che costituisce un reato. Se questo tentativo qualcuno ce l’ha in testa, se lobbisti, affaristi, politici in liquidazione e qualche toga alla ricerca di notorietà si sono prefigurati questo disegno, possono rassegnarsi: non solo non ci fanno paura ma non passeranno». Su un possibile asse FI-centrosinistra sullo ius scholae, Foti commenta: «Non lo temo, la posizione del centrosinistra è strumentale e lo chiarisce il fatto che dicano di essere per lo Ius soli, ma poi portano avanti lo Ius scholae perché sperano possa essere approvato. Mi sembra un modo di ragionare un pò garibaldino». E sulla possibilità che Vannacci fondi un partito osserva: "Tutti gli osservatori sono convergenti nel dire che vi è uno spazio elettorale al centro, dubito che ve ne possano essere molti alla nostra destra».
La premier Meloni: "Contro Arianna mosse squallide e disperate"
«Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo». Lo afferma Giorgia Meloni contattata telefonicamente dall’Ansa. «Ma in fondo sarebbe anche un buon segno, perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l’Italia da troppi anni. Quindi, avanti a testa alta, con ancora maggiore determinazione», ha aggiunto la premier.
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