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Elio Vito: "Forza Italia umiliata dagli alleati, deve avere il coraggio di lasciare il governo"

Elio Vito

In un intervento che ha suscitato ampio dibattito, Elio Vito, ex deputato di Forza Italia, ha lanciato un accorato appello ai dirigenti del partito, e in particolare ai figli di Silvio Berlusconi, affinché riflettano seriamente sul futuro del movimento politico. Nella sua lettera, pubblicata sul sito dell’Huffington Post, Vito mette in evidenza il bivio che oggi si pone davanti a Forza Italia: continuare a distinguersi solo a parole dagli alleati, traendone forse un piccolo vantaggio elettorale, ma rimanendo legata a un'alleanza di governo che, secondo lui, non porterà a risultati concreti, o prendere la coraggiosa decisione di rompere con l’attuale coalizione.

Vito sfida apertamente il partito a cogliere quella che definisce un'occasione storica per mettere da parte interessi di parte, personali o di governo, e privilegiare gli interessi generali del Paese. Secondo l’ex parlamentare, questo potrebbe rappresentare una smentita definitiva a chi ha sempre accusato Berlusconi di essere sceso in politica per difendere i propri interessi personali. "Se si vogliono, se volete oggi difendere gli interessi nazionali, occorre prendere atto che essi non coincidono con questa alleanza di governo, con questa destra e con questo governo, che sta facendo perdere credibilità all’Italia, in Europa e nel mondo", scrive Vito.

Premessa di questo intervento è la convinzione che Forza Italia possa ancora giocare un ruolo decisivo nella politica italiana ed europea, ma solo se adotta un atteggiamento diverso rispetto agli alleati di governo. Vito riconosce che, su alcuni temi recenti, come il sovraffollamento nelle carceri e lo ius scholae, il partito ha mostrato segni di differenziazione, ma avverte che, a parte un po’ di visibilità, non otterrà nulla di concreto dai suoi attuali alleati.

Secondo Vito, la distanza tra Forza Italia e i suoi partner di governo, Fratelli d’Italia e Lega, è ormai troppo grande per poter continuare a governare insieme. Egli descrive i due partiti come espressioni di una destra "estrema, anti-europeista, giustizialista, reazionaria, autoritaria, statalista e repressiva", con frange non minoritarie che promuovono idee "omofobe, razziste, patriarcali, nazionaliste, anti-scientifiche e complottiste". Tutto ciò è in netto contrasto con la visione europeista, liberale e tollerante che Berlusconi aveva per Forza Italia.

L’intervento di Elio Vito rappresenta una critica severa e un invito a riflettere profondamente sul futuro del partito, ponendo l’accento sulla necessità di riconsiderare l’attuale posizione politica e di riallinearsi con i valori fondanti di Forza Italia.

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