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Caso Sangiuliano, Meloni chiede massima responsabilità: "Stiamo facendo la storia, non sono consentiti errori"

«Noi stiamo facendo la storia, e dobbiamo esserne tutti consapevoli. E questo non prevede né pause né soste, ma tanto meno può consentire errori e passi falsi. Tutti noi abbiamo un compito molto più grande delle nostre aspettative e dei nostri desideri, e dobbiamo essere capaci di tenerlo ben presente ogni giorno. Soprattutto quando possono presentarsi delle difficoltà». Giorgia Meloni parla al partito, riunito a Montecitorio, mettendo in chiaro che non sono ammessi scivoloni né incidenti. Nella relazione introduttiva all’esecutivo di FdI, la premier non fa alcun riferimento esplicito alla vicenda che ha tenuto banco nell’ultimo scampolo delle ferie estive e che coinvolge il ministro Gennaro Sangiuliano.

La vicenda Sangiuliano

Vicenda che, anche oggi, fa registrare un nuovo capitolo, dopo il faccia a faccia di ieri di un’ora e mezza a palazzo Chigi tra la stessa presidente del Consiglio e il titolare della Cultura: Maria Rosaria Boccia torna a pubblicare sui social e posta foto di mail, documenti, biglietti aerei e anche il sonoro di una telefonata. Il tutto a supporto della avvenuta, secondo la diretta interessata, nomina a Consigliera del ministro per i grandi eventi. Sangiuliano, dopo il vis a vis con Meloni, ha ribadito la linea fin qui portata avanti. Ovvero, tutto falso, «mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata».

Nel governo è il Guardasigilli, Carlo Nordio, a consigliare «cautela quando si occupano posti di grande responsabilità», pur precisando che non si tratta di «una critica». Ma la vicenda si fa 'incandescente', con le opposizioni che insistono nella richiesta di dimissioni da parte di Sangiuliano, aggiunta a quella di chiarire in Parlamento. Richiesta rivolta anche alla stessa Meloni. Che, oggi, pur senza mai fare alcun accenno esplicito, nella relazione ai vertici di FdI è molto netta sul richiamo alla «grandissima responsabilità» che incombe sul partito, a tutti i livelli.

Consapevolezza e responsabilità

«Dobbiamo essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla e che nulla ci verrà perdonato», sottolinea Meloni. «Quando i nostri avversari non hanno trovato nulla per attaccare, hanno dovuto inventarsi di sana pianta notizie false per farlo. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a disposizione per colpirci». Dunque, insiste Meloni, proprio perché «siamo sempre stati i giudici più implacabili di noi stessi e dobbiamo continuare ad esserlo», non sono concessi incidenti di percorso, «perché l’occasione storica che ci hanno dato i cittadini non merita di essere sprecata per un errore, una distrazione o una sbavatura. Non possiamo permetterci di prestare il fianco».

La premier esorta i suoi a lavorare pancia a terra, perché - ricorda - sono «lo spirito di sacrificio, la determinazione che ci hanno portato al governo della nazione e che ci consentiranno di continuare a difendere gli interessi del nostro popolo. Nient'altro. Gli italiani credono in noi più di quanto a volte sembriamo crederci noi», osserva.

Risultati e obiettivi di Fratelli d'Italia

Quindi, la presidente del Consiglio rivendica i risultati elettorali di FdI e del centrodestra, comprese le europee, il che ha confermato come «il nostro governo» sia «il più solido e stabile d’Europa e del G7. Questo è un fatto molto importante e significativo, e ha spaventato sul serio chi non accetta che il centrodestra sia al governo e che stiamo cambiando le cose». Meloni sprona FdI ad essere non solo orgoglioso del lavoro fatto ma anche del ruolo conquistato, «asse portante della maggioranza» e in Ue «cerniera» tra Ppe e gruppi di destra. Rivendica un «governo stabile e serio» sostenuto da una maggioranza «solida e compatta».

Da qui l’elenco dei risultati incassati in Italia (dall’economia al lavoro, dove si è colmato il gap sull'occupazione femminile, dice, spiegando che altro sarà fatto con la manovra, «seria e responsabile») e all’estero, prova ne è anche il ruolo di peso che ricoprirà Raffaele Fitto nel governo bis di von der Leyen, con cui Meloni assicura continuerà «a collaborare proficuamente».

Le sfide delle elezioni regionali

Infine il capitolo Regionali: «Fratelli d’Italia dovrà essere protagonista e ribaltare i pronostici» non proprio al momento favorevoli per il centrodestra (in Umbria «puntiamo a confermare il governo di Donatella Tesei, ma dobbiamo tenere in conto i risultati alle ultime amministrative di Perugia e Terni"; in Liguria «la situazione è più complessa», presto arriverà il candidato). Insomma, conclude la premier, FdI deve continuare a svolgere il suo «ruolo decisivo». Ma, per farlo, occorre puntare su due cose: «comunicare sempre di più e sempre meglio ai cittadini cosa facciamo» ed «essere sempre di più da pungolo nei confronti del governo».

 

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