Il Consiglio dei ministri ha deliberato la determinazione d’intervento nei giudizi di legittimità costituzionale promossi dalle Regioni Puglia, Toscana, Campania e Sardegna avverso la legge 26 giugno 2024, n. 86 recante: «Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione». E’ quanto si legge nel comunicato finale del Cdm.
Intanto a Lamezia Terme la Flc Calabria, Cgil Calabria, Cgil Area Vasta Catanzaro Crotone Vibo, Flc Cgil Area Vasta Catanzaro Crotone e Vibo hanno organizzato l'iniziativa “Avvio anno scolastico 2024-2025 tra Autonomia Differenziata, premierato e RSU” alla presenza della Segretaria Generale Nazionale FLC CGIL Gianna Fracassi, il Segretario Generale FLC CGIL Calabria Mimmo Denaro, il Segretario Generale FLC CGIL Area Vasta Alfonso Marcuzzo, il Segretario Generale CGIL Calabria Angelo Sposato, il Segretario Generale Area Vasta Enzo Scalese.
“ La scuola calabrese - ha affermato il Segretario Generale Flc Cgil Calabria Domenico Denaro - paga già un prezzo altissimo in termini di organici, reclutamento e ritardi strutturali e la legge sull’Autonomia Differenziata non farà altro che peggiorare questa situazione. Ci preoccupa, in particolare – ha aggiunto - il dimensionamento scolastico con numeri che possono solo peggiorare il sistema e non ottimizzarlo. La riduzione delle autonomie scolastiche è stata notevole comportando grosse difficoltà nella gestione amministrativa. Il tutto associato ai deficit strutturali”.
Preoccupazione condivisa dal Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato: “Sappiamo bene che venti sistemi di istruzione scolastica porterebbero ad una parcellizzazione della cultura che dovrebbe, invece, essere un asse fondamentale della coesione. Pensiamo poi alle gabbie salariali e a quello che succederebbe se ci fossero regioni con salari più alti per gli insegnanti: si andrebbe incontro ad un ulteriore spopolamento e impoverimento del territorio. Alla Calabria non bastano i presidi militari ma occorrono presidi sanitari e culturali, il dimensionamento scolastico va nella direzione opposta”.
“ L’Autonomia Differenziata – ha detto la Segretaria Generale Nazionale Flc Cgil Gianna Fracassi- va cancellata perché rischia di minare fortemente la coesione sociale a partire da scuola e sanità, ma anche sul versante produttivo . Queste sono alcune delle ragioni che ci hanno portato ad un’iniziativa straordinaria quale quella della raccolta firme per il referendum abrogativo. I prossimi mesi saranno dedicati a spiegare minuziosamente alle persone quanto questa legge sia dannosa. Nel caso specifico della scuola e del Sud, siccome non ci sono risorse ognuno farà per sé. Laddove ci sono dei divari profondi rimarranno e non si sarà più in grado di garantire il diritto all’istruzione che è un diritto universale”.
“Questo - ha sottolineato Fracassi - è l’elemento più ingiusto. Delegando le norme generali dell’istruzione alle regioni, dal personale ai programmi, ai cicli, agli orari scolastici, tutto verrà deciso in autonomia”.
Prosegue intanto la raccolta firma per abrogare la legge sull’autonomia differenziata. Grande soddisfazione è stata espressa dal Segretario Generale Cgil Area Vasta Enzo Scalese. Oltre dieci mila le firme raccolte nei banchetti sui territori di Catanzaro, Vibo e Crotone, oltre a quelle on line. La raccolta continuerà fino al 30 settembre.
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