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Sicilia, "saltano" teste alla Regione: Schifani annuncia un "repulisti" di dirigenti

Il presidente sarebbe infastidito anche dall’eccessiva indulgenza di qualche assessore, proprio nei confronti dei dirigenti generali.

PALERMO (ITALPRESS) – Autorizzato dal presidente della Regione l’avvio delle procedure per l’attivazione del reparto di Neurochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo.Il via libera è arrivato nel corso di un incontro operativo a Palazzo d’Orleans tra il presidente Schifani, l’assessore alla Salute Volo, il dirigente generale Iacolino e il commissario del Civico Messina.Nel corso della

È l’ennesima tirata d’orecchie, stavolta un po’ più forte del solito, con un messaggio che lascia pochi spazi al dubbio, indicando un repulisti all’orizzonte perché «soltanto con un grosso rinnovamento, con il coraggio, si potrà migliorare», ergo: «quando scadranno i loro mandati, verranno sostituiti, non tutti, ma alcuni». Le parole sono del governatore Renato Schifani, pronunciate ieri durante l’incontro del centrodestra al teatro Jolly di Palermo, organizzato per analizzare i risultati fin qui raggiunti dall’esecutivo Meloni.
I mandati, invece, sono quelli dei dirigenti generali della Regione, in scadenza il prossimo febbraio, molti dei quali, evidentemente, non verranno riconfermati perché, continua il numero uno di Palazzo d’Orleans, «vi sono delle realtà in cui degli assessori non riescono ad attuare le scelte di governo» e «su questo tema chiederò una mano alla coalizione per adottare scelte condivise». Difficile carpire dal taccuino nomi e cognomi dei futuri «espulsi», quel che è certo, nell’ennesimo richiamo rivolto da Schifani ai vertici degli uffici regionali – il penultimo in ordine di tempo due settimane fa, per accelerare il riaccertamento dei residui necessario per il rendiconto generale – è che nella lista nera non c’è il capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, «che merita un applauso» per come ha gestito e sta gestendo l’emergenza idrica, e con tutta probabilità, sempre per lo stesso motivo ma sul fronte agricoltura, nemmeno Dario Cartabellotta, mentre sul resto dei giocatori in campo pende un punto interrogativo, almeno su quella parte di squadra che, nel giudizio del governatore, non si assume la responsabilità che la legge gli assegna: portare avanti le scelte politiche della giunta. Ma a quanto trapela da Palazzo d’Orleans, il presidente sarebbe infastidito anche dall’eccessiva indulgenza di qualche assessore, proprio nei confronti dei dirigenti generali.
Non c’è invece irritazione alcuna, anzi, «nessun battibecco», con il ministro della Protezione civile, nonostante il botta e risposta sulle tempistiche del piano anti-siccità andato in scena mercoledì scorso, perché, rimarca Schifani a margine dell’incontro, «è certa stampa ad alimentare scontri che non esistono», mentre «io intendo governare e lavorare per la Sicilia e lo stesso sta facendo il ministro Musumeci» – presente anche lui all’evento in collegamento video, dimenticandosi di salutare il governatore.

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