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Autonomia differenziata, si accende lo scontro. Calderoli: "Le opposizioni taceranno per sempre". Schlein: "Non decide lui cosa faremo"

Il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli ha spiegato che adeguerà la legge sull'autonomia differenziata alle richieste della Consulta. «Farò tesoro degli indirizzi della sentenza». La replica dei dem: "Questo clima di repressione costante del dissenso deve finire"

Roberto Calderoli

Il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli ha spiegato che adeguerà la legge sull'autonomia differenziata alle richieste della Consulta. «Farò tesoro degli indirizzi della sentenza» ha detto e poi «le opposizioni taceranno e mi auguro taceranno per sempre» ha detto a un incontro a Rovato, nel Bresciano, insieme al governatore della Lombardia Attilio Fontana.

"I tempi della sentenza della Consulta? Non ho la sfera di cristallo"

"Non ho la sfera di cristallo, previsioni non riesco a farle": il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli ha risposto in questo modo a una domanda su quando arriverà la sentenza della Consulta sull'autonomia differenziata, anticipata da un comunicato stampa. «Il 3 ottobre abbiamo iniziato il confronto sulla protezione civile» materia che non ha lep e potrà passare alle regioni che ne hanno fatto richiesta, con questa e altre materie no lep "siamo liberi di procedere e predisporre la bozza di intesa da portare in consiglio dei ministri». «Su tutto il resto - ha spiegato - i tempi con cui la Corte risponderà non hanno scadenze certe. Entro dicembre la Cassazione deciderà se accogliere il referendum e per pronunciarsi avrà bisogno della decisione della Consulta».

"Referendum? Vediamo se ha ancora senso"

«Noi abbiamo un comunicato stampa, bisogna attendere le motivazioni, la valutazione spetterà - ha sottolineato ancora Calderoli - alla Cassazione in primis e quindi attendiamo sia la sentenza sia la valutazione della Cassazione. Se ha ancora senso un referendum? Ah, non ho idea, perché nessuno ha ancora un’indicazione precisa di quella che è la valutazione della Corte. Quando ci saranno i riferimenti agli articoli, ai commi, si saprà se ha un senso o meno il referendum» ha concluso.

Schlein: "Scarso rispetto della democrazia, questo clima di repressione costante del dissenso deve finire"

«Le affermazioni di Calderoli sono estremamente gravi e dimostrano scarso rispetto della democrazia», «anche dopo le censure della Corte costituzionale, continua a insistere con arroganza e oggi auspica che le opposizioni tacciano per sempre. Ma lo chiarisco a questo governo e a tutti i suoi ministri, una volta ancora: non è la maggioranza a decidere cosa può o deve dire l’opposizione. Noi continueremo sempre con più forza a farci sentire, questo è il ruolo che spetta all’opposizione in una democrazia». «Questo clima di repressione costante del dissenso deve finire». Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein a Milano. Calderoli, «invece di assumersi la responsabilità per aver presentato alle Camere un provvedimento incostituzionale, lo Spacca Italia e per aver ignorato prima ogni forma di critica, anche costruttiva, da parte delle opposizioni in Parlamento e di autorevoli costituzionalisti, anche dopo le censure della Corte costituzionale, continua a insistere», chiarisce Schlein. La segretaria Dem promette che il Pd continuerà a farsi sentire «contro i tagli alla sanità pubblica, alla scuola pubblica, prima grande leva di emancipazione sociale, ai comuni e ai trasporti. Noi continueremo a far sentire la nostra voce e attraverso la nostra anche quella di chi questo governo rifiuta di ascoltare». «Questo clima di repressione costante del dissenso deve finire, non è accettabile in una democrazia costituzionale», conclude.

 

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