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Elezioni regionali, il Centrosinistra vince in Emilia Romagna e Umbria: vincono Michele de Pascale e Stefania Proietti

La premier Giorgia Meloni si è congratulata con gli esponenti del centrosinistra che si sono aggiudicati la consultazione

Il Centrosinistra vince sia in Emilia Romagna che in Umbria, dove torna a conquistare la Regione.

«Desidero rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità. Un ringraziamento sentito va a Donatella Tesei ed Elena Ugolini per l’impegno, la dedizione e la passione dimostrati in questa competizione elettorale» ha scritto su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

In Emilia Romagna una «vittoria emozionante e commovente», con «un dato straordinario che si profila per il Pd», «perno dell’alternativa a queste destre» esulta  Elly Schlein  in diretta su Rainews, la segretaria del Pd è attesa in questi momenti a Perugia per raggiungere la candidata presidente della Regione Stefania Proietti che i dati - parziali - danno ormai in netto vantaggio sul centrodestra.

Il centrosinistra, quindi, centra la "remuntada" alle elezioni regionali. Dal 2-1 per il centrodestra all’inizio della tornata all’1-2 per il centrosinistra. Dopo la sconfitta in Liguria, il fronte progressista conferma l’Emilia-Romagna e strappa l’Umbria al centrodestra, ripristinando quella cintura rossa che era stata spezzata proprio dalla vittoria di Donatella Tesei nel 2019. La governatrice uscente è rimasta a una incollatura da Stefania Proietti, sindaca di Assisi candidata con il centrosinistra, per buona parte dello spoglio. Poi, Proietti ha preso il largo e la vittoria si è concretizzata nel tardo pomeriggio.

Una "doppietta" che incoraggia i leader del centrosinistra a insistere nella costruzione della coalizione.  Il largo risultato del Pd, che in Emilia-Romagna sfonda il tetto del 40 per cento, rinsalda infatti quella pax interna messa in discussione dalla sconfitta in Liguria. Un successo che conferma lo stato di buona salute del Pd evidenziato paradossalmente proprio nella tornata elettorale della regione di Ponente, che ha visto i dem affermarsi come primo partito. Così come in Umbria, con il Pd al 31,9 per cento, quasi 12 punti sopra Fratelli d’Italia, ferma al 19,58 (quando le sezioni scrutinate erano 500 su 1.000). Confermato anche lo stato di buona salute di Alleanza Verdi e Sinistra così come le difficoltà del Movimento 5 Stelle: alle europee di giugno il consenso del partito guidato da Conte era pari all’8,9 per cento contro l’attuale 4,93 per cento. Così in Emilia Romagna dove i Cinque Stelle si fermano al 3,6 per cento contro il 7,2 per cento delle europee. (

«Unità» è stata anche l’immagine che i leader del centrosinistra hanno tentato di restituire plasticamente con la piazza organizzata in extremis a poche ore dal silenzio elettorale quando Schlein, Conte e Fratoianni si sono compattati attorno a Proietti in difesa della sanità pubblica. Chi ha partecipato al presidio davanti all’ospedale Santa Maria ha inviato un messaggio chiaro ai capi dell’opposizione: «State uniti, basta litigare». Un riferimento a quanto accaduto in Liguria, con il candidato Andrea Orlando sconfitto dai veti su Matteo Renzi e Italia Viva, prima ancora che da Marco Bucci. Non a caso proprio Renzi sottolinea che «il centrosinistra unito vince. Il centrosinistra diviso perde. Lo dice la matematica da sempre, lo conferma la politica oggi». E da Italia Viva, Raffaella Paita aggiunge: «Qualcuno lo capirà, prima o poi?». Quel «qualcuno» suona come un richiamo diretto a Giuseppe Conte, il più netto enl dire 'nò all’ingresso di Renzi e dei suoi candidati nel perimetro di centrosinistra. Tuttavia, riserve su Italia Viva sono state avanzate, alla vigilia del voto in Liguria, anche da Avs e Azione. L’alleanza rosso-verde, alla luce della vittoria in Umbria, auspica ora che «quando una coalizione si configura come uno spazio di lavoro comune, come visto qui in Umbria, quando lavora bene i risultati si vedono», come spiega Elisabetta Piccolotti. Che aggiunge: «La piccola Umbria ha dato un segnale al Paese». E il senatore del Pd, Walter Verini chiosa: «Esperienze come queste aiutano a capirsi di più e a lavorare insieme in Parlamento e nel Paese». Insomma, il modello della alleanza larga è replicabile su scala nazionale. Il cammino è ancora lungo, sembra dirlo anche la seconda 'fotografià della giornata, quella di Perugia dove si precipitano a festeggiare Elly Schlein e Nicola Fratoianni. Non c'è, invece, Giuseppe Conte. Il presidente del M5s ha chiamato Proietti per complimentarsi per la «vittoria strepitosa» e per spiegare che la Costituente del M5s in corso lo «blocca a Roma». Tuttavia, a chi gli chiede del futuro della alleanza progressista, uscendo da Montecitorio, Conte conferma la linea seguita dal M5s fino ad oggi: «Ogni territorio e ogni elezione è un discorso a parte. Il centrodestra si può battere con un progetto credibile e concreto».

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Proietti: "Viva l'Umbria tornata in mano agli umbri"

«Viva l’Umbria che è tornata in mano agli umbri": queste le prime parole pronunciate dalla neo-presidente della Regione, Stefania Proietti (centrosinistra), appena arrivata al suo comitato elettorale, a Perugia.

Meloni: "I miei auguri a Proietti e de Pascale"

«Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità». Giorgia Meloni, su X, rivolge così le sue congratulazioni agli esponenti del centrosinistra che si sono aggiudicati la consultazione amministrativa in Emilia-Romagna e Umbria. «Un ringraziamento sentito - rileva ancora la leader FdI - va a Donatella Tesei ed Elena Ugolini per l’impegno, la dedizione e la passione dimostrati in questa competizione elettorale».

Umbria: nuova proiezione La7, Proietti 48,50%-Tesei 48,30%

Con una copertura al 20% la nuova proiezione La7-Swg vede Stefania Proietti del centrosinistra al 48,50% delle preferenze, tallonata dalla presidente uscente Donatella Tesei al 48,30%. Altri candidati si fermano al 3,20%.

E-R: seconda proiezione La7, Pd al 39,80%

lla seconda proiezione La7-Swg, con De Pascale al 56,50% e la candidata Elena Ugolini al 30,80%, il Pd otterrebbe il 39,80% dei consensi, Avs il 6%, M5S il 4,30%, la lista De Pascale Presidente 4,20% e la lista Emilia Romagna Futura il 2,10%. La coalizione avrebbe oltre il 56% dei consensi.

Umbria: secondo instant poll La7 Proietti a 47-51%

Per il secondo istant poll La7-Swg, in Umbria Stefania Proietti per il centrosinistra ha tra il 47% e il 51% mentre il candidato del centrodestra Donatella Tesei in una forchetta tra il 46% e 50%.

Regionali E-R, affluenza definitiva al 46,42%

E’ stata del 46,42%, l’affluenza definitiva alle urne in Emilia-Romagna. Alle precedenti regionali il dato si era attestato al 67,27%. Si registra quindi un calo del 21%. Nel 2020 si votò in un solo giorno. La Province in cui l’affluenza è stata maggiore sono quelle di Bologna con il 51,67% e Ravenna con il 49,72% mentre è Rimini quella con l'affluenza minore risultata pari al 40,73%. A Bologna il dato ha raggiunto quota 52,98%.

Umbria: affluenza parziale al 52,4%

In Umbria, l’affluenza parziale alle urne si attesta al 52,4%, secondo i dati più recenti. La competizione elettorale si conferma estremamente serrata, con un testa a testa tra la candidata del centrodestra Donatella Tesei, stimata tra il 46,5% e il 50,5%, e la candidata del centrosinistra Stefania Proietti, accreditata di una forbice tra il 46% e il 50%, secondo il primo exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai.

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