L’Aula Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata, dopo il caso Almasri, dall’opposizione contro il ministro alla Giustizia Carlo Nordio. I voti contrari alla sfiducia sono stati 215, quelli a favore 119. Il gruppo di Azione non ha seguito il resto delle opposizioni, scegliendo di non partecipare al voto.
«Il Parlamento è sovrano - ha detto il ministro Nordio uscendo dall’Aula - e qualsiasi cosa decida rappresenta la volontà del popolo e quindi» questo «mi rende soddisfatto perché sono un democratico. Quando il Parlamento decide, comunque decida, io aderisco alle sue decisioni». Sulla riforma della giustizia non si arretra «neanche di un centimetro».
«Sono 30 anni che una mozione di sfiducia non passa. Cosa succede quando non passa una mozione di sfiducia? Che chi è oggetto della mozione di sfiducia dice "ho ricevuto la fiducia del Parlamento". Ora mi domando, quanto andiamo avanti con questo gioco? Perché il problema è costruire un’opposizione di merito. Sulle bollette si è fatto molto meno di quello che si doveva. Sulla politica industriale stiamo all’anno zero. Il piano di Elkann è completamente inesistente. Ci sono tanti argomenti, ma possibile che noi dobbiamo stare a votare le mozioni di sfiducia, che falliscono, e parlare dell’obbligatorietà del nome della madre per i figli. Non è cosa che mi riguarda, ma credo che Meloni debba pregare di continuare ad avere questo tipo di proposte per i prossimi anni». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, conversando con i giornalisti a margine della presentazione della mozione che impegna il governo al sostegno militare in Ucraina.
Caricamento commenti