
Matteo Salvini è stato confermato segretario della Lega, in carica fino al 2029. L’ha deciso il congresso federale del partito approvando, per acclamazione, la sua candidatura, l’unica presentata. L’esito del voto è stato accolto dagli applausi dei leghisti tutti in piedi, riuniti nella Fortezza da Basso per il congresso. Per effetto del nuovo statuto approvato ieri, il suo mandato si allunga di dodici mesi e quindi durerà 4 anni. Salvini è stato eletto per la prima volta nel 2013 e per lui è la terza conferma.
Nuovo membro
Roberto Vannacci ha preso la tessera della Lega. Ad annunciarlo è stato Matteo Salvini dal palco del Congresso, consegnandola direttamente nelle mani dell’europarlamentare, prima di abbracciarlo. «Oggi sono orgoglioso di consegnare la tessera della Lega. Migliore risposta al popolo della Lega e alle ansie e turbamenti di tanti retroscenisti, siamo qua e andremo lontani», ha detto Salvini.
«La missione si porta a termine solo insieme e oggi è quel momento. Insieme proseguiremo nell’assolvimento del nostro compito e lo faremo con coraggio, forza e onore. Non sono parole vuote, la forza è massa e la massa è qua davanti». L’ha detto il generale Roberto Vannacci, eurodeputato indipendente, intervenendo dal palco del congresso della Lega in corso a Firenze, dopo aver ricevuto da Matteo Salvini la tessera del partito. «Volevo ringrazio Matteo Salvini per questa amichevole pacca sulla spalla. Da oggi andremo avanti insieme. Ringrazio gli entusiasti che ci danno coraggio, ringrazio i critici perché la critica è il concime del progresso e ringrazio i perplessi perché ciò che non ci uccide ci rende più forti».
L'intervento della premier
«Andremo avanti pancia a terra fino alla fine della legislatura». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio al congresso della Lega, in corso a Firenze, facendo riferimento alla riforma del premierato, a quella della giustizia, a quella dell’Autonomia differenziata, e spiegando che «continueremo a difendere i confini e a combattere l'immigrazione illegale di massa».
«Siamo al governo per lavorare, per essere al servizio degli italiani, per fare ciò che nessun altro ha avuto il coraggio e la forza di fare in tanti anni - ha spiegato Meloni -. Ecco perché andremo avanti, pancia a terra, fino alla fine della legislatura, per costruire col premierato un sistema politico stabile e rimettere in capo ai cittadini la scelta su chi debba governare, per liberare con la riforma della giustizia la magistratura dalle correnti politicizzate, per garantire con l’autonomia differenziata gli stessi livelli delle prestazioni a tutti i cittadini, a prescindere dalla regione nella quale vivono». La premier ha poi chiarito che il governo continuerà «a difendere i confini e a combattere l’immigrazione illegale di massa, proseguendo con quel lavoro - paziente, quotidiano ma determinato - che ci ha consentito di ridurre drasticamente gli sbarchi sulle nostre coste».
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