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Re Carlo interrotto durante il discorso alla Camera, se la cava con un sorriso e una battuta. Poi cita Falcone

Con l’eleganza che solo un re può avere, Carlo ha archiviato con un sorriso e una battuta l’essere stato interrotto per un malinteso, quando ancora non aveva finito il suo discorso alla Camera. Dopo che aveva citato «il leggendario procuratore antimafia Giovanni Falcone», i parlamentari si sono alzati in piedi per una standing ovation che lasciava presagire la fine del discorso, tanto che è stata annunciata la fine della cerimonia.
Ma ancora mancava qualche passaggio, incluso la citazione della Divina Commedia di Dante. Così il re, si è rivolto ai padroni di casa - il presidente del Senato Ignazio La Russa e quello della Camera Lorenzo Fontana - e con un sorriso ha detto: «Non ho ancora finito». L’intera aula ha applaudito ridendo.

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