
Sarà, come spiegato da Antonio Tajani, che quello del ministro Musumeci è stato un «richiamo generale» che non aveva come oggetto le sole celebrazioni del 25 Aprile, ma tutte le cerimonie nel contesto del lutto nazionale. Fatto sta che fra patrocini negati e ridimensionamenti delle celebrazioni, quella di oggi si preannuncia come una festa dai toni molto sommessi in molti comuni. A questo, poi, si aggiunge il timore di scontri nelle piazze. A Milano, ad esempio, dove i giovani palestinesi hanno annunciato di volere conquistare la testa del corteo. «Siamo preoccupati ovviamente. Dico solo che chi ha intenzione di rovinarci la festa fa un favore solo alle destre». A dirlo è Primo Minelli, presidente di Anpi Milano, rispondendo all’annuncio dei giovani palestinesi di voler conquistare la testa del corteo. «Ci sono delle regole», risponde la Brigata ebraica, «Che arrivino costoro», aggiunge la Brigata riferendosi ai giovani palestinesi, «che non hanno alcun titolo riguardo alla Seconda guerra mondiale e vogliono passare davanti a tutti, già delinea che tipo di persone sono. Persone che non hanno nè educazione nè rispetto per chi è stato deportato e ha combattuto la guerra di liberazione» conclude il direttore del Museo della Brigata ebraica Davide Romano. Uno schema che si ripete anche a Roma: a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza capitolina, sono attesi sia i giovani palestinesi che la Brigata ebraica. Lo scorso anno la manifestazione si concluse con il lancio di oggetti fra manifestanti filopalestinesi e altri della Brigata ebraica. Se da una parte l’Anpi è impegnata a raffreddare gli animi a Milano, a Orbetello scende in piazza contro la decisione del sindaco Andrea Casamenti di «negare il patrocinio» alle celebrazioni del 25 Aprile. A denunciare la scelta del primo cittadino è il segretario provinciale del Pd: «Si tratta di un gesto gravissimo e indegno, che offende la memoria storica del nostro Paese e calpesta i valori fondanti della Repubblica», scrive in una nota Giacomo Termine.
«Negare uno spazio all’ANPI significa cercare di cancellare la storia, di nascondere la verità, di disonorare chi ha dato la vita per l’Italia», aggiunge il segretario. A condannare la decisione del primo cittadino di Orbetello è anche il deputato Pd Marco Simiani che chiede l’intervento del Ministro dell’Interno: «E' una decisione gravissima e incomprensibile da parte della giunta comunale di Orbetello. Una scelta che crea un pericoloso precedente e che mina i valori fondanti della nostra democrazia. Non intendo entrare nel merito delle ragioni, che ad oggi non sono state chiarite, ma è un dato di fatto che a Orbetello governa una coalizione che nega la possibilità di celebrare pubblicamente le libertà sancite dalla Costituzione italiana. Per questo motivo presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno», annuncia il deputato Pd. Altrove, come nel Comune di Genazzano, in provincia di Roma, il sindaco ha annullato le celebrazioni con la banda musicale. Altro caso a Domodossola, città medaglia d’oro della Resistenza, dove il sindaco ha annullato il corteo che avrebbe dovuto sfilare in centro città. Il presidente dell’Anpi Nazionale, Gianfranco Pagliarulo, definisce «inutile» il richiamo alla sobrietà arrivato dal governo: «Sobrietà non vuol dire silenzio ma buongusto e misura, caratteristiche proprie di ogni 25 aprile», dice Pagliarulo, «la festa della Liberazione non è un ghiribizzo ma un evento istituzionale, creata con una legge dello Stato. Se si tratta della sagra dell’uva l’appello alla sobrietà è un conto: in questo caso non ce n'era assolutamente bisogno». E per Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, «certi sindaci sembrano le caricature di Sturmtruppen». Respinge l’invito del governo Carlo Calenda: «Non prendo lezioni di sobrietà da un post-fascista, da Musumeci non prendo lezioni di sobrietà. Imparasse sui a dirsi antifascista senza problemi», spiega l’ex ministro. Il confronto si accende anche nelle Aule del Parlamento, in occasione della celebrazione dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione.
Accade ancor prima dell’inizio degli interventi, quando il presidente Ignazio La Russa ha aperto i lavori parlando seduto sul proprio scranno. Una mancanza di rispetto, per le opposizioni, che hanno risposto alzandosi immediatamente in piedi si impulso della senatrice di Italia Viva, Raffaella Paita. «Poi dovrete stare in piedi mentre parlano anche tutti gli altri», dice La Russa ai senatori in piedi: «Io non mi sono permesso di stare in piedi per questo, ma se preferite, va bene. Mi pare una polemica fuori luogo». Gli interventi, poi, evidenziano il diverso approccio delle coalizioni all’appuntamento con il 25 Aprile. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, citando Silvio Berlusconi declina la Festa della Liberazione come «Festa della Libertà contro ogni dittatura, contro ogni totalitarismo». Non più e non solo come «festa della Liberazione dal nazifascismo», insomma. Una declinazione che il centrosinistra respinge. «Il 25 aprile deve far parte della memoria collettiva di chi scelse di schierarsi dalla parte giusta della storia, che riconosce come sono andati i fatti, ovvero che c'è stata una lotta antifascista che è fondativa della nostra Repubblica», sottolinea la capogruppo del Pd, Chiara Braga, durante le celebrazioni alla Camera. Centrosinistra che domani sarà nei luoghi simbolo della Resistenza. Elly Schlein, prima di spostarsi a Milano per il corteo, sarà a Marzabotto, sul Monte Sole, dove i nazifascisti compirono una delle stragi più efferate di tutto il periodo dell’occupazione, trucidando 1.830 persone, la maggior parte civili. Giuseppe Conte si recherà in mattinata al mausoleo delle Fosse Ardeatine, dove i nazisti fucilarono 335 prigionieri politici. I leader di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli parteciperanno al corteo di Milano così come Riccardo Magi che porterà con sè le bandiere con il logo del referendum sulla cittadinanza. Il leader di Azione, Carlo Calenda, onorerà invece i caduti delle truppe alleate recandosi al cimitero angloamericano di Testaccio, a Roma.
Caricamento commenti