
«Oggi le condizioni per battere la destra ci sono: alle provinciali, su 6 province andate al voto, il Pd ne ha vinte due. Una su tre. Abbiamo dimostrato che in questa terra un’alternativa è possibile. A Trapani c'è stata un’apertura significativa alla società civile. La gente è stanca di questa minestra riscaldata del centro destra. Partiamo dallo zoccolo duro del campo progressista con Pd, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, provando ad allargare anche ad alcuni mondi della società civile delle aree moderate». Lo dice il segretario uscente del Pd in Sicilia, Anthony Barbagallo, unico ricandidato alla segreteria regionale, parlando a margine di un’iniziativa a sostegno della candidata alla segreteria provinciale di Palermo, Mari Albanese, a Villa Filippina. «Il tema - prosegue - è anche quello delle competenze e di un impegno delle giovani generazioni verso le proposte politiche. Il dibattito interno deve essere sulle idee. Mai come adesso serve anche una proposta del partito, che venga fuori dal confronto con i giovani democratici e con le forze fresche, gente quindi che si vuole avvicinare al Pd».
Barbagallo coglie l'occasione anche per replicare alle polemiche sulla validità del congresso regionale in cui è l’unico candidato.
«In questi anni d gestione del partito ho provato ad avere sempre un atteggiamento inclusivo, ed è quello che mi propongo di fare anche in vista delle stagioni che verranno. Il partito nazionale, per il congresso regionale, ha nominato il commissario, Nico Stumpo. Il congresso sta andando avanti e la risposta migliore, in questo momento, la stanno dando gli iscritti, rispondendo alle polemiche, alle tensioni sulle regole e dicendo: noi ci siamo. Questo fine settimana, in base ai dati che ci vengono forniti dai circoli, c'è una grande affluenza alle urne. La media è del 75 % dei voti al livello regionale». In base ai dati forniti dal partito siciliano su 240 circoli in Sicilia, ad oggi, dal 16 sera, data in cui si sono aperte le votazioni per le procedure congressuali, hanno votato circa il 10% degli iscritti, con una percentuale di affluenza del 75%. Si vota per il rinnovo della segreteria regionale, per gli organismi e i segretari di circoli e per gli organismi e i segretari provinciali. Le votazioni si concluderanno entro il 1 giugno e dal 15 giugno si stabilirà la data dell’assemblea regionale in cui si eleggerà il presidente dell’assemblea regionale, nella prima seduta, poi si voterà per la direzione regionale e infine si proclamerà il segretario regionale. «Stasera - prosegue - ci sarà lo spoglio in alcuni circoli più popolosi. In questo momento il partito deve rispondere parlando di proposte politiche e temi per il riscatto della Sicilia», conclude Barbagallo.
Furfaro, la gente è disinteressata alle nostre beghe, si torni a parlare di politica
«In questo momento storico l'invito per tutti i componenti del Pd è quello a parlare di politica, non di regole. Per questo ci sono gli organismi preposti. Il tema, nel mondo, in Italia e in Sicilia, è che in questo momento sta governando la destra peggiore e il nostro tema deve essere la responsabilità di aver contezza della realtà. Alla gente interessano poco le nostre beghe e interessano le proposte politiche. C'è chi dice di voler disertare il congresso regionale? Penso che sia sempre sbagliato non partecipare». E' la posizione del deputato del Pd Marco Furfaro, presente come Barbagallo all’iniziativa a sostegno di Mari Albanese, a Villa Filippina. «Sostengo Mari Albanese - prosegue - perché siamo in un’epoca in cui la politica ha bisogno di ricostruire». «Lei è un’attivista che ha fatto dell’antimafia la sua pregiudiziale politica in una terra in cui di mafia si parla bene poco. Il Pd deve mettere in campo una classe dirigente che porti avanti sfide contemporanee. Lei può portare, con la sua competenza e passione, tanto ossigeno e vitalità al nostro partito», conclude Furfaro.
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