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Ecco la Commissione Via-Vas. Si occuperà dell’iter del Ponte sullo Stretto

Il decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Come già preannunziato, la presidente è Germana Panzironi. Il Comitato “Capo Peloro”: «Strane alcune nomine, vigileremo»

Ha accelerato le procedure, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e ha provveduto alla nomina dei componenti della Commissione per le Valutazioni d’impatto ambientale. In realtà, si tratta di due sotto-Commissioni, una per la “Via (la Valutazione impatto ambientale) e l’altra per la “Vas” (la Valutazione ambientale strategica). Si tratta dell’organismo che dovrà decidere in merito alle procedure riguardanti l’impatto ambientale di una serie di grandi infrastrutture, tra le quali il Ponte sullo Stretto.

Come anticipato dalla “Gazzetta”, la nuova presidente è la dottoressa Germana Panzironi, magistrata, con alle spalle un nutrito curriculum di incarichi (gli ultimi in ordine di tempo, quelli di presidente del Tar Abruzzo e della Covisoc) mentre viene confermata quale coordinatrice della sotto-Commissione “Via” l’avvocata Paola Brambilla. In attesa della nomina dell’altro coordinatore, la sotto-Commissione “Vas” sarà, per il momento, guidata dalla stessa Panzironi. I componenti della sotto-Commissione “Via” sono, insieme con Paola Brambilla (esponente del Wwf lombardo), l’ing. Augusto Allegrini, il prof. Paolo Bevilacqua, l’arch. Marco Emilio Mario Cerri, l’ing. Giorgio Cesari, il prof. Massimo Ciambotti, Piera Lisa Di Felice, l’avv. Marco Fedele, l’arch. Maurizio Galletti, l’avv. Marco Galli, il geologo Giuseppe Leoni, l’avv. Antonino Ilacqua, la dottoressa Maria Gabriella Natale, il geologo Ernesto Diego Marsetti, la professoressa Monica Pasca, il dott. Alfredo Posteraro, l’arch. Felice Squitieri, il prof. Gaspare Viviani.

Faranno parte della sotto-Commissione “Vas”, l’arch. Paola Andreolini, il dott. Alessandro Bolis, il geologo Francesco Latino Chiocci, l’avv. Stanislao Fella, l’ing. Giovanni Fortunato, il prof. Tullio Giuffrè, l’ing. Lorenzo Lombardi, la dottoressa Simona Rania, la professoressa Stefania Tonin, la dottoressa Maria Maddalena Vietti Niclot. Di entrambe le sotto-Commissioni farà parte l’esperta dell’area Sanità pubblica, la dottoressa Francesca De Maio.

Come accaduto per le precedenti nomine, quando al governo non c’era il Centrodestra, anche adesso si parla di “spoil system” e di nomine “telecomandante” dal Governo. E infatti, il Comitato No Ponte Capo Peloro va subito all’attacco: «Risultano singolari le nomine di un paio di esperti nel campo sportivo, sono state designate alcune persone apertamente vicine a partiti del Centrodestra, due delle quali addirittura candidatesi in elezioni amministrative con Forza Italia e la Lega, oltre alla singolare presenza di un componente che partecipò in qualità di esperto ad un convegno dal titolo “Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria” tenutosi a Palermo lo scorso anno. A parte questo, nel decreto di nomina, non sembrano esserci ulteriori clamorose novità visto che oltre l'80% dei 31 nominati faceva già parte della Commissione, di cui una decina nominati nel 2019. C'è ora da verificare e valutare il perché di alcune nomine e di mancate conferme e soprattutto bisognerà vedere se le 39 nomine mancanti possano determinare gli equilibri decisivi della Commissione. Noi vigileremo».

Ma proprio quel dato, l’80 per cento di conferme, dimostra che non c’è stata una rivoluzione e, anzi, la conferma dell’ambientalista Paola Brambilla quale coordinatrice, attesterebbe una garanzia d’imparzialità da parte delle due sotto-Commissioni. Lo sguardo, qui da noi, è ovviamente rivolto all’impatto ambientale che riguarda i nostri territori, cioè quello legato al Ponte sullo Stretto, ma ci sono progetti di grandissima rilevanza, anche in altre parti del Paese, sulle quali dovrà pronunciarsi la nuova Commissione, che sta per diventare operativa, in linea con quanto affermato dall’amministratore delegato della “Stretto di Messina”. Pietro Ciucci, infatti, ha affermato che nella prima decade di settembre saranno consegnate alle due sotto-Commissioni “Via” e “Vas” le integrazioni richieste e, dunque, nei tempi previsti dalla legge, l’iter dovrebbe concludersi entro l’autunno. Subito dopo, è atteso il voto del Cipess, il Comitato interministeriale, al quale spetta approvare o meno il progetto definitivo del Ponte, dando il via, in caso di esito positivo, alla fase realizzativa, con le prime cantierizzazioni entro la fine del 2024.

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