Tra i fronti di polemica, anche quello che vede contrapposti l’amministratore delegato della “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci, e i rappresentanti del Comitato “Invece del Ponte”. Questi ultimi hanno lanciato l’ennesimo affondo contro la grande opera. «All’indomani dell’ennesima manifestazione di cittadini dell’area dello Stretto, contrari all’inutile devastazione del territorio è intervenuto come di consueto l’ad della società “Stretto di Messina”, continuando a raccontare la favoletta di un Ponte pronto all’uso. Secondo Ciucci “ogni problema è stato affrontato e risolto”, ma la “Stretto di Messina” deve ancora rispondere a centinaia di osservazioni su aspetti gravissimi. La verità è che siamo ancora lontani da un progetto “definitivo”, che alcune criticità (faglie, “franco navigabile”) non possono essere rinviate a un “esecutivo a spezzatino”. Come può Ciucci dichiarare che siano previste “misure straordinarie nei confronti dell’ambiente”? Di straordinaria sarebbe soltanto la distruzione di un habitat unico al mondo. Derubricare poi a “disagi che verranno azzerati” gli enormi problemi di vivibilità a cui per decenni andrebbero incontro gli abitanti di Messina e Villa San Giovanni è una affermazione grave e offensiva: il progetto prevede tra l’altro la requisizione per viabilità di cantiere di intere arterie fondamentali per la quinta città d’Italia per traffico urbano. Semplicemente inaudite poi le affermazioni riguardo la mancanza d’acqua, che i lavori di costruzione non inciderebbero sulle poche risorse idriche di Messina. A smentirlo clamorosamente sono i tecnici del Comune che mettono per iscritto esattamente il contrario. Ciucci continua a raccontare di ”interlocuzioni con il territorio ed i suoi rappresentanti” che semplicemente non esistono».
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