
Un altro passo avanti, anche dal punto di vista politico, verso l’ultima parola sul progetto definitivo del Ponte sullo Stretto – quella che spetterà al Cipess – è stato compiuto mercoledì scorso, a Roma. Nella sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con “a capo tavola” proprio il ministro e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, si è tenuta una riunione con i rappresentanti di tutti i ministeri coinvolti nelle fasi finali della procedura per la definitiva approvazione del progetto del Ponte: Interno, Difesa, Salute, Ambiente, Protezione civile e Politiche del Mare.
«L’obiettivo – si legge in una nota del Mit – è fare il punto della situazione, alla presenza tra gli altri dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina spa Pietro Ciucci, per portare al più presto l’opera all’approvazione del Cipess. Il ministro Salvini ha ringraziato i presenti, esprimendo “grande soddisfazione” per il clima collaborativo e concreto».
L’impressione è che il ministro Salvini abbia voluto tutti attorno allo stesso tavolo per approfondire in modo diretto (e chissà, magari chiedere anche un’accelerazione?) gli sviluppi del percorso che dovrà portare al via libera finale del Cipess, il Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile che dovrà pronunciarsi sul progetto e che è formato proprio da rappresentanti dei ministeri presenti alla riunione convocata al Mit.
Nei giorni scorsi, in occasione della partecipazione, a Messina, all’incontro in cui proprio la Stretto, Rfi, Comune e Regione Sicilia hanno siglato l’intesa sulle aree ferroviarie della città dismesse e dismettibili, era stato il sottosegretario Alessandro Morelli, leghista come Salvini e segretario del Cipess, a rassicurare sui tempi: «Si sta lavorando intensamente – aveva detto –, per completare la fase di integrazione, dopo le procedure di valutazione d’impatto ambientale. È un lavoro complesso, per un’opera di rilievo mondiale, però entro pochissime settimane il Cipess si riunirà e delibererà. E una volta approvato il progetto, si passerà alla fase esecutiva». E sempre Morelli aveva giurato che nessuna divisione, all’interno del Governo, si registra su questo percorso: «La premier Meloni è fermamente convinta dell’importanza di un’opera che è molto più che il semplice collegamento tra due regioni, è l’infrastruttura che rappresenterà una svolta epocale per l’Italia e per il Mediterraneo».
Una piena e condivisa convinzione di cui, probabilmente, Matteo Salvini si è voluto accertare in prima persona.
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