Lunedì 23 Dicembre 2024

Mondiali Qatar 2022, in edicola lo speciale di otto pagine di Gazzetta del Sud

In edicola oggi con Gazzetta del Sud uno speciale di 8 pagine sui Mondiali di Calcio in Qatar che cominceranno domani. Otto pagine curate dal vicecaposervizio della redazione sportiva Marco Capuano con curiosità, dettagli, il calendario della manifestazione, i gironi, tutti gli organici e le ultime in vista del calcio di inizio. Un inizio atteso.

Il commento

E se fosse la ciliegina sulla torta della straordinaria carriera di Messi? Si alza domani il sipario sui Mondiali più strani e discussi della storia. Il Qatar scombina i piani del football planetario per ospitare, a suon di petroldollari, un’edizione che fa discutere. E non solo perché si giocherà tra novembre e dicembre. Lo storico break dei campionati, una stagione spezzata e segnata proprio da questa atipica edizione autunnale, la scarsa confidenza del Paese ospitante con il football e soprattutto il fiume di polemiche per i diritti umani “calpestati” non sono stati lo slogan ideale per avvicinarsi al calcio d’inizio dell’evento iridato. Ma lo sport, e quindi il calcio, sa essere più forte di tutto. E quando i protagonisti saliranno sul “palco”, sarà uno show globale. Non ci sarà – ahinoi – ancora una volta l’Italia: per la seconda edizione di fila saremo spettatori di un Mondiale, ma stavolta da campioni d'Europa. Un boccone amarissimo ancora difficile da mandar giù, come se non fosse bastato l’insuccesso di Russia 2018. All'italiano medio, quindi, non resta che accomodarsi in poltrona e gustarsi un’edizione che vede grande favorita proprio l’Argentina della Pulce, in pole per alzare al cielo la Coppa del Mondo. Sarebbe la chiusura di un cerchio per il più forte calciatore degli ultimi lustri, l’uomo a cui manca proprio la Coppa del Mondo in bacheca per essere paragonato al suo predecessore con la n°10 dell’Albiceleste, il mito Diego Maradona. Argentina favorita al pari dei campioni in carica della Francia, trascinati dai gol di Mbappè, e del Brasile di Neymar: i verdeoro non vincono da vent’anni (e anche allora, nel 2002, si giocava in Asia, tra Giappone e Corea del Sud, ndr), troppi per pensare che facciano scena muta ancora a lungo. Tra le outsider occhio al talento della balcaniche Croazia e Serbia, e al Belgio il cui potenziale prima o poi esploderà. E allora, buon Mondiale. Anche senza l’Italia, ne siamo certi, sarà uno spettacolo nello spettacolo.

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