La ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib ha indossato sugli spalti la fascia "One love", che era stata rifiutata al Belgio e ad altre Nazionali europee, durante la partita vinta dai Diavoli rossi contro il Canada ai Mondiali in Qatar. Hadja Lahbib era presente sulla tribuna dello stadio Al-Rayyan accanto, fra gli altri, al presidente della Fifa, Gianni Infantino. «Mi ha spiegato perché aveva scelto di non permettere al Belgio di indossare la fascia "One love", secondo le regole della Fifa. Queste regole non valgono sugli spalti, mi sono tolta la giacca e ho presentato la fascia», ha spiegato al microfono della RTBF. Sotto la minaccia di «sanzioni sportive» da parte della Fifa, il Belgio e altre sei nazioni europee presenti in Qatar - Germania, Inghilterra, Danimarca, Olanda, Galles e Svizzera - hanno rinunciato a far indossare ai rispettivi capitani la fascia colorata, simbolo di inclusione e diversità. «Penso sia stato un gesto simbolicamente forte, che il Belgio ha voluto trasmettere», ha aggiunto la ministra. «So che Eden Hazard (capitano dei belgi, ndr) avrebbe voluto indossarla in campo», ha proseguito Hadja Lahbib, aggiungendo di essere arrivata in Qatar all’inizio del torneo per avere «schietti colloqui» con la diplomazia del Qatar a «difesa dei diritti umani». Un’altro ministra, la tedesca Nancy Faeser, responsabile dell’Interno con delega allo sport, è apparsa in tribuna con questa fascia durante la partita della Germania contro il Giappone, al Khalifa International Stadium di Doha. In campo, al momento della tradizionale foto di squadra pre-partita, i calciatori tedeschi si sono messi le mani davanti alla bocca per protestare contro la decisione della Fifa di vietare le fasce.