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Coronavirus: la variante della California fa paura negli Stati Uniti

Una nuova variante di coronavirus si sta diffondendo rapidamente a New York preoccupando gli esperti perchè, secondo quanto riporta il New York Times, potrebbe indebolire l’efficacia dei vaccini. La nuova variante, chiamata B.1.526, è apparsa per la prima volta in campioni raccolti in città a novembre e alla metà di febbraio è arrivata a rappresentare circa una sequenza su quattro. Studi preliminari, in attesa di essere validati dalla comunità scientifica, sono stati curati dalla California Institute of Technology (pubblicato martedì scorso) e dalla Columbia University (in via di pubblicazione).

I ricercatori della Caltech hanno analizzato la velocità di diffusione di B.1.526 scansionando le mutazioni in centinaia di migliaia di sequenze genetiche conservate all’interno di un database chiamato GISAID. E’ stato trovato «un modello ricorrente concentrato nella regione di New York che non avevamo visto prima», ha detto il biologo computazionele Anthony West.
Sono stati individuati casi a Westchester, nel Bronx e nel Queens, nella parte meridionale di Manhattan e a Brooklyn. Un’area già piuttosto vasta che esclude lo scoppio di un singolo focolaio e induce a pensare a una propagazione già in corso. Le università hanno allertato le autorità dello Stato di New York e della città, così come i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie.

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