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Coronavirus, linfonodi gonfi nelle donne dopo il vaccino. Gli esperti: è normale

Linfonodi che si gonfiano sotto l'ascella dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid: possono essere scambiati per cancro alla mammografia, ma in realtà non si tratta di nulla di preoccupante. E’ la normale risposta alla vaccinazione, e può durare fino a 6 settimane dopo l’iniezione. A fare chiarezza sono i radiologi del Massachusetts General Hospital sull'American Journal of Roentgenology. «Avevamo iniziato a vedere più pazienti con linfonodi ingrossati nelle mammografie, risonanze magnetiche e ultrasuoni fatti al seno, e notato che arrivavano da noi dopo aver fatto da poco il vaccino anti-Covid», spiega Constance Lehman, coordinatrice dello studio.

«Così abbiamo parlato con i nostri colleghi di cure primarie e oncologia - continua - e capito che serviva un piano chiaro di gestione». I ricercatori hanno quindi iniziato a sviluppare un programma di supporto delle pazienti coinvolte nelle campagne vaccinali, assicurando al tempo stesso gli esami di screening e rassicurando le pazienti che i linfonodi gonfiati nell’ascella sono un fenomeno normale dopo il vaccino. Il loro approccio si basa su tre punti: incoraggiare il vaccino, ridurre o eliminare ritardi, cancellazioni o riprogrammazione degli esami al seno, e ridurre esami e biopsie non necessari ai linfonodi. Non servono ulteriori esami ai linfonodi ingrossati dopo un vaccino recente, concludono i ricercatori, «a meno che non persista nel tempo o non ci siano altri problemi di salute. Se si sente al tatto un nodulo nell’ascella che dura più di sei settimane dopo il vaccino, allora è bene rivolgersi al medico».

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