
Uno studio realizzato dal gruppo di ricerca coordinato dal professore Salvatore Corrao, componente del comitato tecnico scientifico della Regione Siciliana e direttore del reparto Covid dell’ospedale Civico di Palermo, ha dimostrato l’efficacia antinfiammatoria di integratori come vitamina D, C, melatonina e zinco nella cura del Covid-19. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale «Nutrients».
«Ad oggi - spiega Corrao - non esistono antivirali specifici di provata efficacia per il Covid-19 e nonostante siano disponibili i vaccini il tasso di mortalità non sta scendendo. Una delle strategie terapeutiche è stata focalizzata sulla prevenzione delle infezioni e sulle misure di controllo. A questo proposito, l’uso di supporti nutraceutici può giocare un ruolo per quanto riguarda alcuni aspetti dell’infezione, in particolare lo stato infiammatorio e la funzione del sistema immunitario dei pazienti, rappresentando così una strategia per controllare gli esiti peggiori di questa pandemia».
«Servono dosaggi terapeutici - spiega - di melatonina, vitamina C, vitamina D, integrazione di zinco per ridurre non tanto l’impatto dell’infezione, ma di una malattia che potrebbe avere aspetti severi che sappiamo può portare alla morte. Possono essere presi singolarmente o alcuni combinati».
Il gruppo di ricerca dell’Ospedale Civico di Palermo è coordinato dal professore Salvatore Corrao, Raffaella Mallaci Bocchio, nutrizionista, Marika Lo Monaco, infermiera, Giuseppe Natoli, biostatistico, Christiano Argano, internista e con la collaborazione di altri due medici: Attilio Cavezzi ed Emidio Troiani, rispettivamente dell’Eurocenter Venalinfa di San Benedetto del Tronto, e Cardiology Unit, State Hospital, Social Security Institute, Cailungo, di San Marino.
«I fatti ci dicono - aggiunge Corrao - che prendendo singolarmente uno o due grammi di vitamina C al giorno, che 50 mila unità di vitamina D una volta al mese, che la melatonina intorno tra 6 e 25 milligrammi la sera, che 50 milligrammi di zinco base ogni giorno, si abbassa la proteina C reattiva che come tutti sanno è un indicatore di infiammazione. Tali sostanze possono ridurre anche le citochine infiammatorie tipiche del Covid. Non comprendiamo perché non sia stata fatta una campagna di popolazione dall’Oms e dagli enti governativi che potrebbe abbattere il Covid grave in soggetti come ad esempio i diabetici».
3 Commenti
Pagani Maria luisa
10/04/2021 22:30
Interessantissimo!!! Per il momento, è molto utile favorire al massimo le cure preventive:un ringraziamento a tutti coloro che si impegnano sul fronte della prevenzione
emmanuele monreale
11/04/2021 06:41
Sono da sempre un sostenitore della medicina preventiva, da diversi anni assumo le vitamine C e D, oltre lo zinco, e ho potuto constatare di persona gli effetti estremamente benefici. Mi chiedevo come mai finora non fossero stati pubblicati degli studi in tal senso, applicati all'infezione da Covid 19. Un plauso all'equipe del prof. Salvatore Corrado.
Grazia
11/04/2021 14:28
Dell'importanza di questi ed altri integratori ne parlano non da ora molti medici e ricercatori che purtroppo non sono soliti frequentatori dei salotti televisivi in quanto non vengono invitati e se lo sono vengono trattati alla pari di folli da ridicolizzare e messi alla pubblica berlina...