Covid, Sileri: aumentano i casi di variante Delta, accelerare con i vaccini. Preoccupazione in Campania
I numeri della prevalenza della variante delta in Italia «sono aumentati e continueranno aumentare, tenderà a sostituire anche da noi come nel Regno Unito, la variante inglese. Il nostro compito è rallentarne la velocità di diffusione e rafforzare il tracciamento per limitarne i casi, ma a qualche settimana da oggi le percentuali sono destinate a crescere. Nel frattempo il rallentamento deve consentire una più rapida vaccinazione con le seconde dosi affinchè questa variante non faccia danni». Lo ha detto a Sky TG24, Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di Timeline. «Per chi ha la seconda dose - ha aggiunto - gli effetti clinici di questa variante sono limitati. Continuiamo a osservare quello che succede nel Regno Unito, che sta più avanti di noi in questa esperienza, per prendere i provvedimenti necessari».
Figliuolo: variante Delta preoccupa ma fiducia nella scienza
«La variante Delta preoccupa, ma abbiamo fiducia nella scienza, i vaccini proteggono. Ma questo ci deve indurre a continuare ad avere comportamenti corretti. Le istituzioni in questo devono dare l’esempio». Lo ha detto il Commissario dell’emergenza Francesco Figliuolo intervenendo alla presentazione del saggio di cui ha scritto la prefazione "Generazione V. Virus, vaccini e varianti. Viaggio nella nuova normalità» (edito da Paesi Edizioni), scritto da Guido Rasi, ex numero uno dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) e direttore scientifico di Consulcesi (azienda di assistenza legale e di formazione ai professionisti sanitari).
In Campania la variante Delta fa paura
La situazione è per ora sotto controllo ma la variante Delta ha iniziato la sua corsa anche in Campania: al momento sono 82 gli infetti, due sono ricoverati in ospedale. E nelle ultime 24 ore risale anche l’indice di positività. "Facciamo 360 sequenziamenti completi a settimana e abbiamo il polso della variante delta, al momento abbiamo 82 infetti, di cui solo due in ospedale. Il 10% di questi avevano già fatto una dose di vaccino, ma solo un paio di giorni prima dell’infezione», questo il quadro della variante Delta in Campania delineato da Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico che si occupa della caccia alle nuove varianti insieme al Tigem e al Cotugno. «Abbiamo fatto finora 16.500 sequenziamenti, scegliendoli in maniera diversa rispetto all’Istituto Superiore di Sanità, seguendo un nostro percorso con grande attenzione - spiega - La Campania è la regione che sequenzia più pazienti per cercare le diverse variazioni del virus, abbiamo una forte responsabilità perché con la nostra alta densità abitativa non possiamo perdere il polso». «Negli ultimi giorni è emersa la variante Delta che sta correndo con 82 positivi, stiamo osservando lo stesso comportamento della variante inglese che nel giro di pochi giorni sostituì la variante europea. Il 90% di loro ha tosse, poca febbre, poco più di un raffreddore. Due persone con la variante delta sono invece ricoverate in ospedale: si tratta di un uomo di 57 anni in terapia subintensiva e di una donna di 25 anni che è in reparto, entrambi non vaccinati».
Il vaccino dà risposte contro la variante Delta
Il vaccino dà quindi risposte contro la variante delta al momento: «E' chiaro - spiega Limone - che se una variante trova una fetta di popolazione sguarnita di vaccini si allarga, trova spazio. La vera partita al momento si gioca proprio con la vaccinazione». Ed è soprattutto a Torre del Greco (Napoli) che la variante fa paura. Stando ai dati forniti dall’Asl Napoli 3 Sud e relativi alle ultime 24 ore, nella città vesuviana sono stati registrati altri 27 cittadini positivi al Covid-19, che vanno ad aggiungersi ai 44 segnalati nei giorni scorsi. «Dai dati in nostro possesso, uno dei soggetti contagiati è stato costretto al ricovero ospedaliero - dice il direttore sanitario dell’azienda sanitaria Gaetano D’Onofrio - 24 risultano paucisintomatici e posti in regime domiciliare e uno è totalmente asintomatico». Da Napoli a Salerno si moltiplicano gli open day per il vaccino Pfizer. Ma, intanto, secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania, sono 112 i casi positivi su 7.803 tamponi molecolari esaminati. Se ieri l’indice di contagio era pari a 1,31% oggi sale a 1,43%. Sette i decessi, 3 deceduti nelle ultime 48 ore, 4 deceduti in precedenza ma registrati ieri. In merito alla situazione negli ospedali, continuano a diminuire i posti letto occupati in terapia intensiva (oggi venti e ieri 22), al pari di quella di degenza (oggi 252 e ieri 257).
Picco di contagi variante Delta, la Gran Bretagna resta oltre quota 16.000
Si conferma il rimbalzo dei casi di Covid nel Regno Unito, alimentati dalla variante Delta (ex indiana) del virus, con una quota giornaliera di test positivi pari a 16.703, il numero più alto dal 6 febbraio: circa 500 più di ieri seppure su una somma di test salita a quasi a 1,2 milioni. Rimane però più contenuto l’incremento del totale dei ricoveri ospedalieri (ora pari a 1531) grazie all’efficacia vaccinale con una sostanziale stabilità dei morti a livelli bassi (21 nelle 24 ore). I vaccini somministrati toccano intanto quasi 76 milioni di dosi, col 60,6% di tutta la popolazione adulta interamente immunizzata e l’83% a metà.
Focolai variante Delta ospedali Finlandia, allerta ministero
Le autorità sanitarie finlandesi riferiscono di un esteso focolaio di casi confermati di Covid-19 con variante Delta che ha colpito alcune strutture ospedaliere del Paese nel mese di maggio. La comunicazione è contenuta in una nota del ministero della Salute indirizzata alle Regioni. Nella nota che riporta l’allerta internazionale, il ministero raccomanda alle Regioni di «applicare con rigore le misure di contenimento della trasmissione previste dalla normativa» e incentivare il sequenziamento e il contact tracing, sequenziando prioritariamente, tra gli altri, i campioni di individui in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti