«La variante Delta del coronavirus può contagiare anche le persone che sono state vaccinate e queste possono a loro volta trasmettere il virus ad altri». Sono le parole che il dottor Anthony Fauci, il super consigliere della Casa Bianca sulla pandemia di Covid, ha detto in un’intervista alla Msnbc e che il quotidiano Il Fatto stamattina ha riportato scatenando un dibattito sui social media tra i no-vax e chi invece è favorevole alla vaccinazione. Fauci è stato interpellato sulle nuove linee guida del Centro americano per il controllo delle malattie che, due giorni fa, ha reimposto l’obbligo di mascherina al chiuso anche per i vaccinati. «Nessun vaccino è efficace al 100%, perché il virus è cambiato», spiega lo scienziato americano ribadendo che «la variante Delta ha cambiato totalmente lo scenario».
«I dati sulla mutazione che abbiamo a disposizione oggi mostrano che il livello di infezione nelle mucose in una persona vaccinata è lo stesso di quello in una persona non vaccinata», prosegue Fauci, aggiungendo però che in chi è vaccinato il rischio che la malattia si manifesti in forma grave è più basso. «E' estremamente raro che una persona vaccinata, se pur contagiata, finisca in ospedale». Per questo, è l’appello più volte ribadito in questi mesi dall’immunologo consigliere della Casa Bianca, «è necessario che la maggioranza delle persone in questo Paese si vaccini. Ci sono 100 milioni di persone negli Stati Uniti che non sono ancora state vaccinate». «La variante Delta è qui. Se arriviamo all′85-90% di popolazione vaccinata, la variante Delta non avrebbe molti posti in cui andare e alla fine sparirebbe», ha spiegato ancora Fauci in un’altra intervista alla stessa rete. «La gente non si rende conto di una cosa: finché c'è circolazione elevata del virus tra le persone non vaccinate, diamo al virus la chance di variare ancora di più e rischiamo una variante peggiore della Delta, una variante che nemmeno i vaccinati potrebbero gestire».
Green pass: Meloni, dopo Fauci chiediamo al governo chiarezza
«Anthony Fauci, immunologo consulente del Presidente degli Stati Uniti, dice che "il livello del virus nelle mucose delle persone vaccinate contagiate con la variante Delta è esattamente lo stesso presente in una persona non vaccinata infetta". E’ lecito chiedere al Governo italiano quale sia la verità tra questa dichiarazione del professor Fauci e quella del Presidente Draghi, secondo il quale chi è vaccinato e si trova in un luogo nel quale si accede solo con green pass ha la "garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose"? Perchè noi continuiamo a chiedere solo chiarezza, per poterci concentrare sulle giuste priorità. Ma diventa difficile se le varie tesi esposte sono così diverse tra loro». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, postando un video del professore Fauci.
Andreoni: i vaccinati contagiano ma il periodo di contagiosità è minore
«La durata del periodo di contagiosità è ridotta dal vaccino anti-Covid nei soggetti vaccinati che dovessero ricontagiarsi con il virus SarsCoV2 e le sue varianti, ma la capacità di contagiare è uguale fra il soggetto vaccinato e il non vaccinato». A sottolinearlo all’ANSA è Massimo Andreoni, direttore di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, concordando con le affermazioni dell’immunologo Anthony Fauci secondo cui i vaccinati possono contrarre la variante Delta e contagiare. «La percezione che si ha è che tuttavia - ha spiegato l'infettivologo - i soggetti vaccinati abbiano una negativizzazione dal virus SarsCoV2 più rapida rispetto ai soggetti non vaccinati, e questo potrebbe indicare che in realtà la contagiosità nei termini della durata del periodo di contagiosità sia inferiore. Se invece intendiamo riferirci al fatto che il soggetto vaccinato è comunque in grado di contagiare quanto un soggetto non vaccinato, questo è stato dimostrato». In termini di tempo di contagiosità però, ribadisce, «i dati sembrano indicare che il vaccinato contagi per un periodo di tempo minore». Ciò, sottolinea l’esperto, «è anche dimostrato dal fatto che il vaccinato tende ad ammalarsi di meno di Covid-19 e noi sappiamo che un malato tende ad essere contagioso più a lungo di un soggetto che si infetta semplicemente, come appunto può essere un soggetto vaccinato che si può infettare ma non sviluppa malattia grave». Quanto alla carica virale dei vaccinati, «bisogna vedere quale è il tempo in cui si determina, quindi la carica virale dei primi giorni dal contagio può essere uguale ad un non vaccinato ma poi il vaccinato tende a ridurre più rapidamente la carica virale rispetto all’altro». Questo, conclude Andreoni, «è comunque un argomento che dovrà essere ulteriormente indagato».
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