Con la terza dose di vaccino (booster) i tassi di ricovero e di decesso degli over 80 precipitano rispetto ai rischi che corrono i non vaccinati: 54 volte in meno per i ricoveri, 45 volte per i decessi. Lo rileva l’Iss nel suo report settimanale esteso pubblicato oggi.
«Calcolando il tasso di ospedalizzazione (nella fascia 80+) nel periodo 29/10/2021 - 28/11/2021 per i non vaccinati (381 ricoveri per 100.000) - scrive l’Iss - si evidenzia come questo sia circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 150 giorni (52 ricoveri per 100.000) e circa 35 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (11 ricoveri per 100.000). Per i ricoveri in terapia intensiva (nella fascia 80+), nello stesso periodo, il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (22 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro 150 giorni (3 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e circa 54 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (0,4 ricoveri in terapia intensiva per 100.000). Analizzando il tasso di decesso (nella stessa fascia), nel periodo 22/10/2021 - 21/11/2021, nei non vaccinati (153 per 100.000) è circa otto volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da entro i 150 giorni (18 per 100.000) e 45 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (3 per 100.000)».
Fauci: terza dose potrebbe proteggere per oltre 6 mesi
E’ possibile «che una quarta dose sia necessaria, ma spero che non succeda": lo ha detto a Sky TG24 Anthony Fauci, immunologo e chief medical advisor della Casa Bianca, aggiungendo che la terza dose potrebbe dare una protezione che va al di là dei sei mesi. Fauci ha anche affermato che si prevede che la variante Omicron diventi quella dominante negli Usa «nelle prossime settimane».
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