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Covid, stop dell'Fda a due monoclonali: inefficaci contro la variante Omicron

Si riduce il numero degli anticorpi monoclonali attualmente disponibili per il trattamento del Covid-19. E', questo, uno degli effetti della variante Omicron. L'ente statunitense per i farmaci Fda ha infatti sospeso ieri l'utilizzo di due monoclonali, quelli delle aziende Eli Lilly e Regeneron, perchè inefficaci contro la variante. In realtà, sulla base della ridotta efficacia contro Omicron, gli approvvigionamenti da parte della Eli Lilly si erano ridotti da gennaio anche in Italia ed ora il farmaco è esaurito nel nostro Paese ed anche il prodotto di Regeneron, pur se ancora disponibile, non verrà probabilmente rifornito. I monoclonali - particolari tipi di anticorpi prodotti in laboratorio partendo da un unico tipo di cellula immunitaria - vanno somministrati in fase precoce a pazienti Covid ad alto rischio di evoluzione della malattia. Attualmente sono somministrabili in ospedale.

In Italia, con il venir meno di due di questi farmaci, resta però disponibile un terzo monoclonale autorizzato, quello dell’azienda Gsk, risultato efficace contro Omicron. Ad ogni modo, la stessa Fda ha precisato che i due monoclonali sospesi potranno venire nuovamente autorizzati qualora si dimostrassero efficaci contro nuove varianti del virus SarsCoV2. A chiarire le attuali disponibilità in Italia è il presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo), Arturo Cavaliere: "Le scorte sono esaurite e di fatto è terminato per il nostro Paese l’approvvigionamento per il farmaco della Eli Lilly. Al contrario - spiega all’ANSA - è al momento ancora disponibile il monoclonale di Regeneron, oltre a quello di GSK il cui utilizzo è stato avviato di recente». Eli Lilly, precisa, «ha di fatto dismesso l’approvvigionamento del proprio farmaco e non ci sono nuovi arrivi, e la produzione era già stata di fatto dismessa prima ancora dello stop ufficiale della Fda giunto ieri. Infatti, Eli Lilly, con una con nota del 29 ottobre 2021, ha deciso di sospendere temporaneamente la produzione. Per Regeneron, invece, le consegne al momento in Italia ci sono state e l’ultima è avvenuta il 15 gennaio, ma è probabile che, dopo la sospensione di questo monoclonale da parte dell’Fda, anche in Europa se ne diminuirà l’utilizzo».

E’ invece disponibile «da poco il monoclonale di GSK. Per ora si riesce a garantire la richiesta ma, con il venir meno del farmaco di Eli Lilly, è prevedibile che sarà necessario aumentare il ciclo produttivo di tale farmaco per poter continuare a garantire le cure vista l’attuale alta percentuale dei contagi». Per il nuovo anticorpo di GSK, sottolinea Cavaliere, «le prime consegne nelle farmacie ospedaliere sono avvenute tra il 15 e il 18 Gennaio».

Altra nuova arma disponibile contro il Covid è poi la pillola antivirale di Msd (Merck): «La prima fornitura è giunta il 3 Gennaio e la seconda a metà gennaio», afferma il presidente Sifo. Quanto al rischio di eventuali carenze per il monoclonale di Gsk, la stessa azienda, interpellata dall’ANSA, assicura che "sono garantite le forniture in Italia per gli ordini già pianificati e per il prossimo futuro, e stiamo valutando a livello internazionale le misure necessarie per soddisfare anche eventuali aumenti della domanda».

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