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Epatite acuta nei bambini, Gb: adenovirus F41 la causa più probabile. I sintomi

Il ceppo di adenovirus chiamato F41 è la causa più probabile delle epatite acute misteriose nei bambini. Lo dice l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA), secondo la quale ci sarebbero sempre più prove crescenti che sia proprio un preciso virus il responsabile di questa ancora piccola epidemia che ha colpito alcuni bambini piccoli. A livello globale sono stati registrati 169 casi e un decesso. Solo nel Regno Unito, si sono ammalati 114 bambini e 10 hanno avuto bisogno di un trapianto di fegato. Il principale sospettato dell’UKHSA è F41. La maggior parte dei bambini colpiti ha cinque anni o meno e ha manifestato sintomi di gastroenterite - diarrea e nausea - seguiti da ittero o ingiallimento della pelle e degli occhi.

Meera Chand, direttrice delle infezioni cliniche ed emergenti presso l’UKHSA, ha dichiarato: «Le informazioni raccolte attraverso le nostre indagini suggeriscono sempre più che questo aumento dell’insorgenza improvvisa dell’epatite nei bambini è legato all’infezione da adenovirus. Tuttavia, stiamo indagando a fondo su altre potenziali cause». Gli esperti sottolineano che la maggior parte dei bambini che contraggono l’adenovirus non avranno sintomi gravi. Scienziati e medici stanno ora studiando l’eventualità che ci sia stato un cambiamento nella composizione genetica del virus che potrebbe innescare più facilmente l’infiammazione del fegato. Un’altra possibile spiegazione è che le restrizioni imposte nella pandemia potrebbero aver portato i bambini piccoli a essere esposti per la prima volta all’adenovirus in un momento leggermente successivo della loro vita, portando a una risposta immunitaria «più vigorosa» in alcuni.

Calum Semple, esperto di malattie infettive all’Università di Liverpool, ha dichiarato: «L'adenovirus è praticamente scomparso durante l’epidemia di Covid quando i contatti sono stati ridotti e ora sono tornati a crescere». Ha detto che sono allo studio anche altre ipotesi, inclusa quella secondo cui una recente infezione da Covid potrebbe essere un fattore scatenante per i problemi al fegato insieme all’adenovirus. Non c'è invece alcun legame con il vaccino contro il Covid. Nessuno dei casi attualmente confermati nei bambini di età inferiore a 10 anni nel Regno Unito risulta essere stato vaccinato.

Burgio: ipotesi Covid in contatto con altro virus

«Alcuni articoli sulla rivista Nature hanno fatto vedere come il Coronavirus entra attraverso l'apparato digerente e può nascondersi in alcuni organi tra cui il fegato e i reni. La nostra impressione, ma ancora è ipotetica, è che nei bambini dove la Covid non si manifesta se non in forme quasi asintomatiche, magari era presente e non c'era la possibilità di accorgersene, è arrivato un secondo virus, che può essere come spesso capita un adenovirus anche banale: i due virus hanno scatenato una reazione infiammatoria. Si pensa e tutto sommato si spera che sia solo questo e che questo strano virus non possa determinare un eventuale rischio di medio e lungo termine». Così il prof. Ernesto Burgio, esperto di epigenetica dell’Istituto europeo di ricerca sul cancro a Bruxelles, a margine della seconda Conferenza regionale sull'allattamento in Sicilia, organizzata dall’assessorato regionale alla Salute.

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