È stata una giornata di scoperte e presentazioni innovative quella svoltasi presso l'Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (Iemest), dove un appassionato pubblico ha assistito alla presentazione dei risultati del rivoluzionario progetto di ricerca "Smart Rehab".
L'evento ha svelato il funzionamento del dispositivo Erxos, sia in forma singola che abbinato alla realtà virtuale, mettendo in evidenza le sue capacità uniche che lo rendono un competitore di primo piano nel mercato della riabilitazione.
A contribuire al successo del progetto "Smart Rehab", una serie di aziende e istituti di ricerca di spicco nel campo della robotica, delle tecnologie assistive, della meccanica di precisione e della riabilitazione. Tra queste Signo Motus srl, azienda capofila che opera in ambito robotica, materiali intelligenti, tecnologie assistive e Ict; Red Raion srl, azienda che opera nell'ambito delle Cgi (Computer generated imagery); Nebiolo Ht srl che opera nel settore della meccanica di precisione; Marisca Riso Scla-Studio commerciale e legale associato, Carmide srl ambulatorio di fisiokinesiterapia, fisioterapia e riabilitazione; Restarteam, studio medico associato dei dottori Angelo Vetro e Roberta Vetro con esperienza nel settore riabilitativo e del benessere e i due istituti di ricerca Cnr: l'Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia "Nicola Giordano" (Cnr-Itae) e l’Istituto Euro-Mediterraneo di Scienze e Tecnologie.
Tra gli ospiti dell’evento anche il messinese Antonio Briguglio (nella foto qui sopra con il presidente dello Iemest, Bartolomeo Sammartino), esperto in riabilitazione funzionale e ingegneria biomedica ed artefice di un avanzato progetto sulle protesi d'anca. “L'ingegneria a supporto della medicina – afferma Briguglio - sta fornendo un aiuto incommensurabile, sia in termini di sicurezza in sala operatoria che in riabilitazione. Questo grazie alla realizzazione di robot che assistono i vari operatori del settore. Non ho dubbi - ha concluso l’ ingegnere biomedico messinese - che tra 10 anni ci affideremo interamente alla robotica, che si rivelerà più precisa e più veloce nel supportare i pazienti".
Nato da un progetto finanziato dal Po Fesr 2014-2020, l'innovativo Erxos rappresenta un vero e proprio balzo in avanti nel campo della riabilitazione. Questo esoscheletro robotico, indossabile e a basso costo, è stato progettato con materiali di ultima generazione. Il suo impiego può essere modulato in base alle esigenze del paziente, garantendo così un trattamento riabilitativo personalizzato per l'arto inferiore.
Il funzionamento del dispositivo è alquanto futuristico: il paziente lo indossa e si trova immerso in un ambiente virtuale dove esegue esercizi riabilitativi studiati appositamente per la sua condizione, tenendo conto del percorso riabilitativo pianificato. Tale personalizzazione avviene selezionando i diversi gruppi muscolari di ogni articolazione dell'arto inferiore (ginocchio e caviglia), rendendo possibile un training specifico per pazienti con esiti post-traumatici o neurologici, favorendo così il recupero della funzionalità e del tono muscolare.
L'incontro è stato arricchito da interventi scientifici e prove pratiche, dimostrando come i progressi tecnologici stiano trasformando la medicina in un'esperienza sempre più personalizzata. I dispositivi come l'Erxos, infatti, coniugano i vantaggi dei materiali intelligenti e della realtà virtuale, integrandosi con le terapie tradizionali per una cura più efficace e mirata.
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