Cade l’ultimo obbligo legato all’emergenza Covid, quello dell’uso di mascherine nei reparti ospedalieri con pazienti fragili. La nuova circolare del Ministero della Salute diffusa oggi prescrive che siano i direttori sanitari a valutare l’opportunità di utilizzare i dispositivi di protezione nei loro reparti, nell’ottica di prevenire in generale la diffusione di virus a trasmissione aerea. Tenuto conto che le disposizioni contenute nell’ultima ordinanza del 27 dicembre 2023 sono scadute, si legge nella circolare, «e valutato l’attuale andamento clinico-epidemiologico dell’infezione da SARS-CoV2 e delle sindromi simil-influenzali, la disponibilità di vaccini contro le principali infezioni respiratorie acute virali, le aumentate capacità diagnostiche e le evidenze scientifiche sulla efficacia dei dispositivi di protezione individuale per ridurre la trasmissione virale», si raccomanda ai direttori sanitari, in quanto titolari delle funzioni igienico-sanitarie, «di valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei propri contesti, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonchè della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione (ad esempio in presenza di sintomatologia respiratoria o in considerazione della stagionalità) e del potenziale di sviluppo di malattia grave in caso di esposizione». Per quanto riguarda il personale, scrive la circolare a firma del direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia, «i direttori sanitari metteranno in campo ogni misura relativa alla tutela della loro salute. A tal fine, è utile la consultazione delle indicazioni disponibili sulla pagina web dedicata dell’Istituto Superiore di Sanità». Si raccomanda, inoltre, «di potenziare con adeguata informazione al personale, ai pazienti e, in generale, a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono presenti nelle richiamate strutture, le misure igieniche e di precauzione quali, tra le altre: lavaggio frequente delle mani, pulizia costante degli ambienti e disinfezione delle superfici con disinfettanti attivi contro i microrganismi, adeguata ventilazione, corretta gestione dei rifiuti. Nei presidi dove non è previsto il direttore sanitario (ad es. centri diurni, comunità, ecc.) spetta al legale rappresentante dell’ente, d’intesa con il medico competente, individuare le opportune misure di protezione».
Covid 19, lo stop del Ministero della Salute all'uso di mascherine nei reparti con pazienti fragili
Il direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia ha richiamato il mantenimento delle misure igieniche e di precauzione (lavaggio frequente delle mani, pulizia costante degli ambienti e disinfezione delle superfici con disinfettanti attivi contro i microrganismi, adeguata ventilazione, corretta gestione dei rifiuti).
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