«L'acqua è essenziale per il benessere del corpo e per la nostra salute, ma una vasta fascia della popolazione non ne assume la quantità raccomandata di circa 2 litri al giorno per le donne e 2.5 litri per gli uomini. In particolare, gli anziani in oltre il 40% dei casi non raggiungono questa quantità con il rischio che di un impatto negativo sulla performance fisica e cognitiva». È quanto ha affermato il coordinatore della segreteria scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Graziano Onder, in occasione della presentazione del primo rapporto del neonato Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto Superiore di Sanità. Per gli anziani, precisa Onder, può essere utile seguire delle semplici regole per mantenersi idratati anche d’estate: "Bisogna bere molto, anche in assenza di stimolo della sete. Il mio consiglio è quello di riempire una bottiglia di due litri, la mattina, e sapere che bisogna averla finita entro la sera», dice lo specialista Iss. «Può essere poi utile rivalutare le terapie farmacologiche con il proprio medico, prestando particolare attenzione alle terapie anti-ipertensiva e diuretica, che possono contribuire alla disidratazione. Terza regola: assumere cibi ricchi di liquidi, come frutta e verdura, mentre - quarta - evitare bevande zuccherate o alcolici che favoriscono lo stato di disidratazione». Per Onder, inoltre, non bisogna smettere di fare attività fisica, «ma occorre farlo nelle ore più fresche della giornata, tenendo conto che il moto deve essere proporzionato alle capacità dell’anziano». Poi, naturalmente, occorre «privilegiare gli ambienti freschi e vestire comodi e leggeri con indumenti che consentano di non sudare eccessivamente». Infine, conclude il coordinatore della segreteria scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità, «ottava regola: non trascurare la compagnia a la socialità: quando si vive in compagnia, avere una sufficiente idratazione e una buona l'alimentazione è più facile che se si vive da soli».
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