Aifa, poche reazioni avverse ai vaccini (-39%) e il 93,5% è lieve. Si confermano tra i prodotti farmaceutici più sicuri
I vaccini si confermano tra i prodotti farmaceutici più sicuri. Nel 2022, con circa 19 milioni di dosi di vaccino somministrate, il sistema di sorveglianza dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha raccolto poco più di 9 mila segnalazioni di sospette reazioni avverse (47,8 segnalazioni ogni 100 mila dosi somministrate), con un calo del 39% rispetto all’anno precedente. Oltre il 93,5% delle sospette reazioni sono di lieve entità, mentre quelle gravi sono appena lo 0,003%. È escluso inoltre il legame con decessi. Sono i dati salienti di un dossier dell’Agenzia Italiana del Farmaco pubblicato questa mattina, che confermano la sicurezza dei vaccini. Il rapporto mostra che la gran parte (93,5%) degli eventi avversi collegati ai vaccini sono di lieve entità: febbre, reazioni locali nella sede di iniezione; pianto; irritabilità, nervosismo e irrequietezza; diarrea, vomito e mal di pancia; reazioni cutanee generalizzate, esantemi, orticaria; sonnolenza, mal di testa, convulsioni. Il rimanente 6,5% è classificato come reazione grave, con un 1,6% che ha richiesto il ricovero. Gli effetti collaterali tendono inoltre a risolversi in poco tempo: al momento della segnalazione il 78% dei sospetti eventi avversi si era già risolto senza nessuna conseguenza, l’8% era in miglioramento e lo 0,7% era in fase di guarigione con postumi. Vi è però un 3% che non era ancora guarito, mentre per un rimanente 10% non era stato riportato l’esito. Tra le segnalazioni, il dossier rileva anche 7 decessi dopo la somministrazione del vaccino: «In nessun caso le informazioni disponibili consentivano di individuare la causa del decesso nel vaccino», precisa l’Aifa, che ricorda che la «valutazione della relazione causale tra un evento avverso e la somministrazione di un vaccino è una procedura alquanto complessa»: «non è sufficiente, infatti, che l’evento si verifichi dopo la vaccinazione ma devono essere considerate anche altre possibilità».
Aifa: rapida crescita dei casi di morbillo 33% ha complicanze
Nel 2024 si sta registrando un aumento significativo dei casi di morbillo in Italia. L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), commentando il rapporto sulle segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini, ha evidenziato che fino a giugno si sono già verificati 717 casi, e il numero è salito a 864 casi ad agosto, secondo gli aggiornamenti dell'Istituto Superiore di Sanità. Il morbillo è una malattia altamente contagiosa e preoccupante per le sue possibili complicanze. Circa il 32,8% dei casi segnalati ha sviluppato complicanze, tra cui 91 casi di polmonite e un caso di encefalite. L'encefalite è particolarmente pericolosa, con un tasso di mortalità del 15% e la possibilità di causare danni permanenti come ritardo mentale, epilessia e sordità. Sul fronte della vaccinazione, nel 2022 sono state segnalate 1.193 sospette reazioni avverse correlate ai vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella, con un tasso di segnalazione di 114,8 per 100.000 dosi somministrate. Di queste, l'85,5% è stato classificato come non grave. Tra le segnalazioni, si è verificato anche un decesso di un bambino di 2 anni, ma le indagini hanno escluso un nesso causale con la vaccinazione, attribuendo il decesso a una condizione patologica preesistente. Le coperture vaccinali per i bambini sotto i 24 mesi sono state del 94,40% fino a giugno 2023, molto vicine alla soglia del 95% necessaria per raggiungere l'immunità di gregge, ma nelle coorti successive i tassi di copertura sono risultati più bassi, spiegando così l’aumento dei contagi.