La Rai è in prima linea per la parità di genere e contro la violenza sulle donne: a 48 ore dal debutto di Sanremo 2020, l’ad Fabrizio Salini prova a chiudere una volta per tutte le polemiche scatenate dalla gaffe di Amadeus sul ruolo femminile e dalla presenza in gara del rapper Junior Cally, accusato di sessismo e linguaggio violento. E lo fa scrivendo una lettera aperta alle 29 deputate di tutti gli schieramenti, guidate da Laura Boldrini e Marianna Madia, scese in campo nei giorni scorsi per chiedere le scuse del direttore artistico. Un fronte ancora aperto, però, per Matteo Salvini, che insiste sul caso Cally bollando come «vergognosa» la scelta di «mettere in mano i microfoni a gente così, che nei testi parla di donne violentate e ammazzate». Quel «passo indietro» evocato da Amadeus parlando del rapporto tra Francesca Sofia Novello, una delle dieci signore del festival, e l’illustre fidanzato Valentino Rossi, è stato «un errore», ammette Salini, ma il conduttore artistico si è già scusato. Peraltro lo stesso Amadeus ha voluto una donna, Rula Jebreal, sul palco per denunciare la violenza e il sessismo. E la Rai tutta è impegnata, non solo al Festival di Sanremo, «per veicolare una corretta rappresentazione dell’immagine delle donne e della doverosa promozione della parità». Quanto a Junior Cally, finito nel mirino per il brano “Strega” del 2017, resta in competizione tra i Big perché – regolamento alla mano – il testo in gara, dal titolo “No grazie”, «non si presta alle contestazioni» di «violenza, sessismo e misoginia». «Ci siamo interrogati su come affrontare il problema, mettendo insieme il Regolamento della competizione e valutazioni di altro tipo: abbiamo pensato – spiega Salini – che il nostro dovere fosse tenere la valutazione delle proposte artistiche entro il perimetro della competizione canora di quest’anno». Sgombrato il campo – si spera – dalle tossine della vigilia, la macchina del festival a questo punto avanza a pieno ritmo. Unica boccata d’aria per Amadeus il pranzo in spiaggia con Fiorello, sodale di sempre e “nume tutelare” nei giorni difficili della vigilia, Nicola Savino conduttore dell’Altro Festival e tutto il team degli autori. Poi prove no stop all’Ariston, blindato dalle misure di sicurezza, tra pass elettronici, strade chiuse, scanner e metal detector in via di allestimento attorno alla “zona rossa”. Pochissime le mascherine, segno che la psicosi del coronavirus non ha ancora contagiato il solito circo di curiosi e simil sosia che assediano il teatro. Già massiccia, invece, la presenza delle forze dell’ordine. Al plotone dei superospiti, quasi tutti made in Italy, si aggiunge anche Zucchero, che sarà sul palco mercoledì, mentre Amadeus ha confermato a “Domenica in” che Fiorello farà capolino tutte le sere, presenza fissa – ma imprevedibile – come Tiziano Ferro. Ad aprire il valzer delle regine del festival, domani sera, saranno Rula Jebreal e Diletta Leotta. «Sono una specie di badante 2.0 di Amadeus», ha scherzato Fiorello, trasformando in un mini show il saluto al tradizionale gala della stampa, che tradizionalmente apre la settimana del festival. Improvvisando un dj set sulle note di “Cuore Matto” e “Sarà perché ti amo”, il mattatore ha ironizzato sulla conduzione dell’amico: «Dopo 40 anni ce l’ha fatta». Battute a gogo anche a “Che tempo che fa”, da Fabio Fazio (che chiede: «Secondo te chi vince?», e lui: «Un cantante di sinistra»). Spazio anche al cast del nuovo film di Gabriele Muccino, “Gli anni più belli”, con Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria ed Emma, che tornerà all’Ariston per la prima volta da ospite, nel suo decimo anno di carriera, portando dal vivo un brano estratto dal suo ultimo album Fortuna e un medley dei suoi successi. Tra le star più attese c’è Roberto Benigni, che sarà ospite del Festival giovedì, a nove anni dall’ultima performance a Sanremo che incollò a Rai1 oltre 15 milioni di spettatori. Sempre giovedì, con Francesca Sofia Novello e Georgina Rodriguez sul palco, all’Ariston potrebbero affacciarsi due “fidanzati di”, Valentino Rossi e Cristiano Ronaldo. Conferme non ce ne sono, ma c’è chi giura che CR7 abbia già prenotato un intero ristorante in centro città. Infine, è Diodato, con il testo di “Fai rumore”, ad aggiudicarsi, a poche ore dall’inizio del Festival di Sanremo, il Premio Lunezia.