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Sanremo, specchio del Paese: i temi in musica sul palco dell'Ariston

Amadeus

Lo specchio del Paese. Anche quest’anno il Festival, metaforicamente, rappresenterà il momento che l’Italia attraversa. Protezione civile e Ministero della salute hanno dichiarato la visione di Sanremo fondamentale per evitare il diffondersi del contagio da coronavirus (Corona inteso come Fabrizio Corona e Mauro Corona). Tutti chiusi a casa, davanti alla tv ad ascoltare Junior Cally, che canta con la maschera. Più contestualizzato di così.

Festival all inclusive. Come nel manuale Cencelli, Amadeus ha cercato di rappresentare tutte le categorie di cantanti. I veterani, cioè quelli che devi invitare sempre come i parenti alle feste che portano un regalo inutilizzabile (nello specifico, una canzone). I festivalieri, che non hanno mai vinto un festival e neanche quest’anno ce la possono fare. I talent.uosi, bravi ragazzi che hanno una caterva di follower, utilissimi perché il festival possa avere una vita virtuale oltre Raiuno. I rapper e i trapper, che si sono scordati la musica a casa, ma in compenso parlano a mitraglia. Gli sconosciuti, famosissimi nei circuiti indipendenti e paralleli. Rita Pavone, che fa categoria a sé.

Riassunto delle polemiche precedenti. Amadeus, uomo probo e pacifico, ha sottovalutato il suo potenziale di ingenuità. Ha destato polemiche l’invito a Jula Jebreal, che parlerà della violenza contro le donne, in tutte le sue sfumature, dagli uomini che odiano le donne, al gap degli stipendi fra uomini e donne, fino alla messa in onda delle partite del Milan in sostituzione di “Uomini e donne”.

Poi c’è stata la polemica del cha cha cha. Francesca Sofia Novello, modella, voleva essere presentata come una che non aveva bisogno della notorietà del fidanzato Valentino Rossi. In una sintesi ardita, Amadeus l’ha elogiata come brava donna che sta un passo indietro al proprio uomo. Apriti cielo. E c’era chi voleva stare un passo avanti, chi due di lato, ma anche chi, preferiva le retrovie, la migliore postazione per rifilare qualche calcio background.

La famiglia. Tema determinante: Alberto Urso canterà un pezzo sul suo legame con la nonna, Giordana Angi canterà “Come mia madre”, Paolo Jannacci dedica al figlio “Voglio parlarti adesso” e Piero Pelù da nonno ha scritto “Gigante” per il nipotino. Ovviamente, ci saranno anche Albano e Romina, divorziati nella vita ma uniti nella canzone. Ma il vero scoop è il ricongiungimento familiare dei Ricchi e Poveri, con Marina Occhiena, che dopo 40 anni si è rappacificata con Angela Brambati.

La conferenza di Yalta. Il 4 febbraio 1945 Churchill per la Gran Bretagna, Stalin dall’Urss e Roosevelt per gli Usa si riunirono a Jalta, per fare il punto alla fine della seconda guerra mondiale il 4 febbraio 2020, sul palcoscenico dell’Ariston, Amadeus in rappresentanza dei presentatori, Fiorello per gli showman e Tiziano Ferro portavoce dei cantanti porteranno avanti lo spettacolo principale della Rai, perché con quello che precede ci vuole una conferenza di pace.

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