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Sanremo Giovani, Amadeus e "il Festival della rinascita"

Amadeus e Fiorello

La parola d’ordine del prossimo Festival di Sanremo sarà "rinascita". Lo ha detto Amadeus in occasione della conferenza stampa di presentazione della finale di Sanremo Giovani che andrà in onda dal Teatro del Casinò di Sanremo giovedì 17 dicembre alle 21.30 su Raiuno, Radio2 e RayPlay e che porterà 8 Nuove Proposte al 71° Festival di Sanremo. Sei di loro saranno scelti tra i dieci finalisti di "Sanremo Giovani" (Avincola, Folcast, Gaudiano, Hu, I Desideri, Le Larve, M.e.r.l.o.t., Davide Shorty, WrongOnYou e Greta Zuccoli) mentre due arriveranno da Area Sanremo. Nel corso della serata, Amadeus annuncerà anche la lista dei big che parteciperanno al Festival e che, per l’occasione, saranno tutti presenti al Casinò. Quest’anno non saranno 24 ma 26 perché, spiega Amadeus, "è un segnale importante, è il desiderio di far vedere che la musica ci deve essere".

L'importanza della musica è un tema che ricorre spesso nelle parole di Amadeus: "La musica è rimasta ferma per un anno, l'unico luogo per fare musica e farla ascoltare per tanti mesi sono stati i balconi. Tutto è ancora fermo ma noi ci proviamo". Certo non sarà facile, vista l’emergenza Covid e le relative restrizioni. Ma Amadeus è ottimista: "Il più grande evento musicale va fatto nella situazione più normale, creando uno spettacolo nel vero senso della parola, sarebbe fantascienza pensare di transennare la città di Sanremo per non far accedere nessuno" dice.

E il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri aggiunge: "E' difficile immaginare cosa faremo a marzo, ci saranno nuovi dpcm, la città sarà controllata e ci saranno protocolli di sicurezza".
Al momento è difficile avere altre informazioni sul Festival: "Per ora ci stiamo dedicando solo ai cantanti. Ci dedicheremo agli ospiti e alla presenza femminile dal 7 gennaio in poi, dopo la finale della Lotteria Italia". Unica concessione alla curiosità: "Tra i nomi dei big che sono usciti sui giornali ce ne sono alcuni giusti, altri no. Però posso dire che, dei 26, dieci saranno donne, la presenza femminile è qualitativamente molto alta".

In chiusura, il conduttore torna sul Festival, non prima di avere anticipato che nel Capodanno di Raiuno avrà accanto a sé Gianni Morandi: "Sarà un Capodanno diverso, saremo in uno studio tv. Ma abbiamo bisogno di avere un anno nuovo e pieno di speranze". Anche per questo il Festival sarà all’insegna dell’imprevedibilità: "Avrò accanto a me Fiorello, il re dell’imprevedibilità - scherza - Lui non mi racconta quello che fa e questo è stato la forza del Festival dello scorso anno. Lui è il più grande showman e io mi diverto anche se lo conosco da 35 anni". Fiorello, inoltre, "è un grande appassionato e conoscitore di musica, sono curioso di sapere cosa pensa delle canzoni" dice Amadeus che, in qualità di direttore artistico, quest’anno ha ascoltato 961 brani dei giovani e quasi 300 degli aspiranti big: Non è stato facile compilare la lista, almeno altri venti avrebbero potuto partecipare". Chiamato in causa, lo showman siciliano ha fatto irruzione nella conferenza stampa scherzando con Amadeus: "Ama, mi deludi, non hai fatto nemmeno una polemica. Dai, un po' di sessismo, di razzismo, di omofobia, di negazionismo... mettici qualcosa!".

Amadeus riprende: "Io sono per tutto quello che è tradizionale. In tempo di guerra ci si organizza per campare un po' come il delivery per i ristoranti e si ascolta la musica in streaming. Ma come non c'è niente di più bello che andare al ristorante con gli amici, allo stesso modo preferisco vedere un palazzetto dello sport pieno. Perciò Sanremo sarà come sempre".

Il direttore di Raiuno Stefano Coletta conferma: "Stiamo lavorando perché la kermesse dal 2 al 6 marzo sia realizzata nella maggiore normalità possibile. Ovviamente dopo le feste comincerà il countdown e saremo più stringenti sulle norme da rispettare ma stiamo lavorando per avere il maggior numero possibile di poltrone occupate all’Ariston con presenze tutte tamponate in maniera costante e ripetuta con controllo quotidiano di coloro che entreranno in teatro. Non vogliamo che sia il Sanremo del Covid ma il Sanremo della normalità e della rinascita". Nemmeno le difficoltà logistiche legate agli spazi del Teatro Ariston, sembrano mettere in difficoltà l’organizzazione: "Abbiamo preso in esame tutte le possibilità ma in accordo con i vertici Rai abbiamo deciso che l’Ariston resterà la sede del Festival. Abbiamo contezza di come l’Ariston sia una struttura complessa ma stiamo lavorando da tempo perché tutti i parametri di sicurezza siano rispettati" assicura Coletta.

Il vicedirettore di Raiuno Claudio Fasulo aggiunge: "Ogni anno aggiungiamo un mattone per realizzare questo progetto. La musica giovane è la base e i risultati degli ultimi Festival di Sanremo testimoniano la bontà del lavoro fatto in questi anni sui giovani. Da qualche anno auspico la realizzazione di una serializzazione, di una factory che possa valorizzare il lavoro dei giovani artisti". Commentando le polemiche sugli ascolti di AmaSanremo, Amadeus riprende: "Ho capito che le polemiche sono inevitabili quando c'è il marchio Sanremo. Andare in onda alle 22,45 è stato coraggioso, non è mai accaduto che una seconda serata partisse a quell'ora. Abbiamo permesso ai giovani di avere un ascolto di due milioni. Abbiamo fatto ascolti inferiori a Doc? Ma, certo, non c'era la pretesa di mantenere il pubblico di Doc. Poi, certo, a non fare non sbaglia mai nessuno"

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