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Celentano e Benigni ospiti al Festival di Sanremo? Amadeus: "Aspettiamo risposte".

Inutile nascondersi dietro un dito. Il re è nudo e Amadeus lo sa. Doveva essere il festival della rinascita, e in parte la volontà da parte del direttore artistico e della Rai tutta che lo sia continua a esserci, ma c'è anche la consapevolezza che sarà un’edizione in piena pandemia, con tutto quello che può significare, compresa una recrudescenza dei contagi in Liguria e una possibile zona rossa, a tre settimane dall’inizio della manifestazione (in programma dal 2 al 6 marzo).

«Io e Fiorello ci rendiamo conto che la situazione è difficile, ma dobbiamo trovare un equilibrio tra le 75 pagine del protocollo Rai sulla sicurezza sanitaria all’Ariston e lo show televisivo - dice nella conferenza stampa virtuale Amadeus, visibilmente provato da queste settimane di polemiche e incertezze -. A casa gli spettatori avranno il piacere di distrarsi e pensare a un momento di leggerezza. Abbiamo il dovere di dare cinque serate di serenità». L’idea è quella di un grande spettacolo, «perché da lì dobbiamo ripartire. E’ un Festival difficile, ma abbiamo il dovere di sorridere e di regalare spensieratezza. La musica non si ferma mai».

E assicura di non aver mai pensato davvero di mollare. «Non ho mai detto "lascio", ho solo chiesto di essere uniti: o si fa Sanremo adesso o non si fa. Non ho mai pensato di lasciare un festival in costruzione». E allora la macchina, seppur tra mille cautele, procede. Direzione Riviera. Si lavora ancora sugli ospiti, "concentrandoci soprattutto su quelli italiani. Al momento abbiamo la conferma di Ornella Vanoni, per un grande omaggio il sabato sera ma che vorrei anche per qualcosa di più, i Negramaro, Alessandra Amoroso. Mi piacerebbe portare anche Loredana Bertè sul palco, mentre per Jovanotti le porte sono sempre aperte. Se vuole venire a trovare due vecchi amici non deve neppure bussare».

Più complicata la partita che si gioca sul fronte Celentano-Benigni, coppia di assi di cui si era parlato nei giorni scorsi. «Ci sono stati incontri con Celentano e Benigni - conferma Amadeus -, siamo in attesa della loro risposta». Allo studio anche l’utilizzo della platea, vuota per l'assenza del pubblico. Tra le richieste, quella di riempirla con un cartonato che raffiguri Patrick Zaki, il giovane studente dell’Università di Bologna in carcere in Egitto. «Ci sono arrivate almeno 30-35 proposte di questo tipo, lasciateci il tempo di capire». Chi da tempo ha già risposto, sono Achille Lauro ("con cinque quadri meravigliosi, da vero performer") e Zlatan Ibrahimovic ("un personaggio da scoprire"). Più forte rispetto agli anni passati la presenza femminile, con una donna al fianco del presentatore e direttore artistico per ogni sera: già confermate Elodie, Matilda De Angelis e Naomi Campbell. «Porteremo più donne che racconteranno il mondo femminile. Tra le varie idee, mi piacerebbe avere all’Ariston l’infermiera Alessia Bonari, che a marzo portava sul suo viso i segni della mascherina indossata per tutto il giorno. La sua è diventata una foto simbolo nei primi mesi della pandemia». E poi Fiorello, Ciuri l’amico di sempre, che promette di preparare un omaggio a Little Tony che in questi giorni avrebbe compiuto 80 anni.

«Non può esistere per me un festival senza Fiore. Con lui il divertimento è assicurato». Ama lo considera colonna portante, tanto da fargli dire - con tutti gli scongiuri del caso - che «se mi contagio io, fai il festival da solo. Io sono sostituibile, tu no». E per tutta risposta lo showman, nel promo per il festival - che per il quinto anno consecutivo ha Tim come sponsor unico -, invita tutti a «ignorare il festival, perché se va bene Nasello (ma lo chiama anche lo Swiffer delle polemiche, «le acchiappa tutte") vuole fare il terzo». Non ultima quella relativa alla scelta di Giovanna Civitillo, moglie del conduttore, alla guida di PrimaFestival, la striscia quotidiana che introduce la manifestazione, al via dal 27 febbraio su Rai1, con Giovanni Vernia e Valeria Graci. «Giovanna ha una sua autonomia, ha già lavorato con Fabrizio Frizzi, con Paolo Bonolis. Rai Pubblicità e gli sponsor l’hanno voluta. Altri hanno deciso, non io. Sorrido, ci si scandalizza per la moglie e non per l’amante», ha chiosato. Sulla decisione di portare avanti il Festival nonostante il covid, che non è stata esente da critiche, il direttore di Rai1 Stefano Coletta spiega che, in un momento come questo, «saltare il rituale collettivo avrebbe significato allargare il senso di disorientamento in atto. E’ il festival della consapevolezza». Come consapevoli dovranno essere anche i cantanti: in caso di positività o di contatto con positivi, dovranno ritirarsi, come ha fatto presente il vicedirettore di Rai1, Claudio Fasulo. "Applichiamo le norme vigenti, che valgono in tutti i luoghi di lavoro e non solo». Fasulo ha anche confermato che è stato riscontrato un caso di positività tra i tecnici al lavoro a Roma: «Fortunatamente si erano già concluse le prove di artisti e orchestra, sono scattate le procedure di tracing. E’ tutto sotto controllo».

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