Domenica 24 Novembre 2024

Fiorello: "Non vedo l'ora di parlare con le sedie a Sanremo"

«Non vedo l’ora di capire cosa succederà quando diremo "Buonasera" e non ci sarà nessuno lì». Nel festival del difficile equilibrio tra le 75 pagine del protocollo e le esigenze dello show, Fiorello non rinuncia alla cifra dell’ironia e sdrammatizza l’effetto spaesamento della platea vuota dell’Ariston, specie per un formidabile "scaldapubblico" come lui. «Io l’ho fatto una volta uno spettacolo senza pubblico», racconta il co-conduttore, cappello di lana scura, in collegamento con la conferenza stampa ufficiale. «Ero in teatro a Fiuggi, prima del primo Stasera pago io, era la sera della finale del primo Grande Fratello. Non venne nessuno, tranne due persone. Ma lo spettacolo lo feci per loro: parlavo con le sedie, dialogavo con i faretti». Una sfida in più per lo showman: «Sono felicissimo perché non so cosa succederà, andiamo a sperimentare una cosa nuova: fai una battuta e cade nel vuoto, chi se ne frega. Sarebbe stato molto facile dire: "Non facciamolo, questo festival". E invece lo dobbiamo fare». Tra una parodia di Achille Lauro e l’ironia sul linguaggio aulico del direttore Stefano Coletta, Fiore - che nel promo si presenta con la maschera di Renzi - ha gioco facile nel mettere nel mirino Amadeus: «Ama sei un grande, sei lo 'swiffer' delle polemiche, le raccogli tutte. Sei partito ad agosto con Morgan scartato, poi la nave, poi i 300 spettatori in sala, poi i figuranti, poi niente figuranti e 'lascio il festival', poi Ibrahimovic che litiga con Lukaku, Fedez che fa sentire 10 secondi di canzone. Ama, era meglio quando eri solo sessista. Sessistone: tanti saluti dalla Murgia!». Amadeus intanto ha già pensato a lui come 'piano B' nel caso in cui il direttore artistico e conduttore risultasse positivo al Covid: «Mi auguro di no, sto attentissimo. Poi, se dovesse capitare, non glielo dite, ma Fiorello lo farà da solo. E ai suoi dubbi ho risposto: io sono sostituibile, tu no, quindi devi stare bene». Ma Fiore non ci sente e lancia un appello: "Preparatevi Carli Conti, Alessandro Greco, Fabio Fazio, Marzullo... perché io da solo non ci sto su quel palco». Un numero, comunque, lo ha in mente: «Ho letto che in questi giorni Little Tony avrebbe compiuto 80 anni. Mi piacerebbe rendergli omaggio con i suoi successi, da Riderà a Cuore matto, magari indossando una bella giacca con le frange. Lo voglio fare, era un grande».

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