Per la rai non c’è dubbio: sarà «il Festival della consapevolezza». Come consapevoli dovranno essere anche i cantanti: in caso di positività o di contatto con positivi dovranno ritirarsi, come ha fatto presente in conferenza stampa il vicedirettore di Rai1, Claudio Fasulo: «Applichiamo le norme vigenti, che valgono in tutti i luoghi di lavoro e non solo». Fasulo ha anche confermato che è stato riscontrato un caso di positività tra i tecnici al lavoro a Roma: «Fortunatamente si erano già concluse le prove di artisti e orchestra, sono scattate le procedure di tracing. È tutto sotto controllo».
«Oggi mi sono sentito con Toti e con l’Asl e so che decideranno nei prossimi giorni. Proprio ora, che avevamo riaperto, vedere di nuovo tutto chiuso sarebbe un duro colpo per l’economia locale. Ci auguriamo che si possa gestire l’emergenza sanitaria, senza creare troppi danni alla città». A parlare, intanto, è il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri che così interviene sul rischio dell’istituzione di una «zona rossa» o «arancione» nell’estremo ponente ligure, a causa del boom di contagi che da alcuni giorni interessa la zona tra il confine di Stato e la città dei Fiori. Una decisione, ha detto il presidente ligure Giovanni Toti intervenendo in Consiglio regionale, potrebbe essere presa tra oggi e venerdì.
Sul Festival di Sanremo, in programma dal 2 al 6 marzo, dunque, grava l’incubo del lockdown, anche se eventuali zone rosse potrebbero essere istituite a macchia di leopardo nel Ponente della Liguria. Se davvero le restrizioni durassero soltanto due settimane, come si ipotizza, la gara canora sarebbe salva, ma il timore che possano scattare restrizioni nel periodo più caldo dell’anno per Sanremo solleva non pochi interrogativi. Specie sulle ricadute di eventuali restrizioni sulla macchina della kermesse canora, che ha bisogno di servizi a cominciare dalla ristorazione.
Il Prefetto di Imperia, Alberto Intini, a margine di un vertice sul Festival con Asl, Comune e forze dell’ordine, era apparso ottimista. La situazione è però in costante divenire e non riguarda solo Sanremo. Nel mirino c’è soprattutto Ventimiglia, dove la presenza di migliaia di frontalieri che lavorano in Francia o a Monaco potrebbe essere all’origine di questa escalation di contagi, considerato che la Costa Azzurra è tra le zone più colpite in Francia. Lo stesso presidente Toti ha parlato delle necessità di vaccinare tutti i frontalieri. «In questo momento - conclude Biancheri - non sappiamo di più. Capiamo qual è il quadro, anche le evoluzioni, cercheremo tutti assieme di trovare la soluzione migliore».
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