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Ora Sanremo può partire. Ma a febbraio, semmai, ci aspetta Canzonissima

Certo è che questo prequel sanremese ha anticipato ciò che vedremo, cioè l’intero campionario della musica italiana, che copre i gusti di pensionati di Villa Arzilla, amanti delle performance, simpatizzanti del pop e neomelodici del rap

Amadeus durante la serata finale di Sanremo giovani 2021 al Teatro del Casinò di Sanremo
Amadeus durante la serata finale di Sanremo giovani 2021 al Teatro del Casinò di Sanremo

Avete presente quelli che vivono in anticipo e fanno l’albero di Natale il 3 novembre? Ecco, il Festival di Sanremo ormai ha mutuato lo stesso meccanismo. Pur essendo una festa mobile, che quest’anno partirà l’1 febbraio, l’allestimento è cominciato due mesi prima. Con l’espediente di Sanremo giovani già mercoledì sera su Rai1 ci siamo sciroppati il prequel della prossima edizione. La novità del settantaduesimo Festival è che, fortunatamente, non ci sarà più l’orrenda sezione dedicata alle Nuove Proposte, cioè quei poveretti che si esibivano spesso a notte fonda (cioè in realtà di prima mattina) o all’inizio della serata quando ancora si stava rigovernando la cucina dopo la cena. Ragazzi di belle speranze, ascoltati solo dai parenti stretti, salvo a giubilare quando il venerdì veniva proclamato il vincitore di cui nessuno si ricordava fino all’anno seguente quando si aggiudicava la manifestazione principale, vedi Mahmood o Gabbani.

Nella serata di mercoledì, invece, sono stati selezionati 3 giovani che parteciperanno a pieno titolo all’unica sezione degli artisti. Pur non avendo le competenze per esprimere un giudizio tecnico, nella nostra modesta frequentazione cantantifera i giovani, praticamente indistinguibili l’uno dall’altro, ci sono sembrati tutti amminchiati, senza particolari qualità vocali, ma tutti coinvolti dal sacro fuoco del tormento interiore.

La singolarità della serata è stata nell’alternanza delle presentazioni dei campioni e delle esibizioni dei giovani, senza ulteriori elementi di spettacolo al di fuori delle clip rievocative per i big e dei filmati di presentazione dei concorrenti. E nonostante questo, Amadeus è riuscito a sforare l’orario di chiusura... Niente di grave, rispetto a quello che ci aspetta a febbraio, se non fosse che la giornalista che ha dato le ultime notizie del TG1 ha detto di passare la linea a Porta a Porta mentre ancora si dovevano esibire due cantanti.

Certo è che questo prequel sanremese ha anticipato ciò che vedremo, cioè l’intero campionario della musica italiana, che copre i gusti di pensionati di Villa Arzilla, amanti delle performance, simpatizzanti del pop e neomelodici del rap. E non per nulla il più trasversale di tutti, ancora una volta, a 77 anni, ci è sembrato Gianni Morandi, che si è commosso nel ricordo di Dalla, nella sua carriera si è esibito con Rovazzi e a Sanremo porterà una canzone di Jovanotti. Morandi! Altro che giovani! E se poi pensiamo a Massimo Ranieri, che a 70 anni si tinge ancora i capelli invece delle unghie come quelli che potrebbero essere i suoi nipoti, si capisce che a febbraio, più che Sanremo, ritorna Canzonissima.

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