Domenica 17 Novembre 2024

Zelensky a Sanremo, scoppia la polemica contro la Rai

L’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky annunciato per la serata finale del Festival di Sanremo, sabato 11 febbraio, dovrebbe durare un paio di minuti e andare in onda alla fine della gara dei cantanti. E' questo, a quanto si apprende, l’orientamento che sta maturando negli ambienti del festival. Il videomessaggio del leader ucraino dovrebbe essere registrato nei prossimi giorni. Ad annunciare il desiderio di Zelensky di intervenire al festival era stato dieci giorni fa Bruno Vespa, in collegamento con Domenica in da Kiev, dove era andato a intervistare il presidente ucraino. Una richiesta che il conduttore di Porta a porta ha 'giratò ad Amadeus. «Sono felice di avere questo collegamento» ed «è giusto che sia nella serata finale», aveva poi spiegato il direttore artistico. La presenza in video di Zelensky - che tra l’altro è già intervenuto ai festival di Cannes e Venezia e, due settimane fa, ai Golden Globes - ha animato il dibattito di questi giorni ed è destinata a movimentare anche il giorno della finale: una manifestazione è stata indetta per sabato 11 febbraio dal Comitato di liberazione nazionale (Cln) con Pecora nera, nel piazzale di Pian di Nave, a Sanremo, in segno di protesta contro la presenza del leader ucraino e l’invio di armi da parte dell’Italia a Kiev; lo stesso giorno gli ucraini sono pronti a scendere in piazza a sostegno del proprio presidente, probabilmente davanti all’Ariston. Intanto c'è chi invita a boicottare la kermesse perché l'Italia ripudia la guerra e la RAI ha invitato Zelensky su un palco destinato alla musica, facendo invece "propaganda, una profanazione inaccettabile". Intanto c'è chi invita a boicottare la manifestazione perché l'Italia non sostiene la guerra e la RAI ha invitato Zelensky su un palco destinato alla musica, facendo invece "propaganda, una violazione inaccettabile". Anche il vignettista Vauro Senesi si è esposto contro la decisione di Amadeus di 'ospitare' un videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella serata finale del Festival di Sanremo, l'11 febbraio. Trovo che sia una scelta squallida - dice Vauro all'Adnkronos - Zelensky è il leader di un paese in guerra, il mainstream italiano lo continua a dipingere come l'eroe in maglietta, sembra un personaggio di un fumetto. Questo invito diventa una propaganda bellica in un momento in cui c'è bisogno di parlare di diplomazia, di cessate il fuoco e di pace. Quello che dice Zelensky è solo 'armi, armi', sembra che nel suo vocabolario non ci siano altri termini''.

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