Il pubblico di Striscia aveva sollevato qualche dubbio sulla veridicità della sceneggiata di Blanco di ieri sera al Festival di Sanremo: i fiori già preparati sul palco, il video del suo singolo in cui dà calci alle rose, i (molti) precedenti di sedie spaccate ai concerti.
Ma Amadeus sapeva o no? L’inviato Valerio Staffelli, per scoprirlo, si è catapultato a Sanremo per chiedergli conto e consegnargli il Tapiro d’oro di Striscia, il secondo della carriera per il direttore artistico del Festival.
«Nella sua esibizione, alla fine, Blanco doveva dare un calcio alle rose: c'era un motivo legato al testo della canzone, che evidentemente presupponeva un gesto di rabbia finale. E che lui avrebbe spiegato al termine dell’esibizione, spiega Amadeus.
Che aggiunge all’inviato del tg satirico di Antonio Ricci: «Gli è partita la brocca, ma quello che poi è effettivamente accaduto non era affatto preparato, io non sapevo niente. I floricoltori e il pubblico si sono arrabbiati giustamente: lui ha chiesto scusa e si è accorto che non doveva farlo. Non accadrà mai più».
«Eppure - si legge nella nota di Striscia - a noi qualcosa non torna. Amadeus ha affermato di conoscere molto bene Blanco. Ma, se lo conosceva così bene, come è possibile che non sapesse che il cantante di Brescia è un noto spacca-tutto, come si vede in diversi spezzoni dei suoi concerti? Non immaginava, conoscendolo così bene, che avrebbe potuto scaricare la stessa furia distruttiva anche sul palco dell’Ariston? Insomma, l’ha lasciato agire indisturbato senza premunirsi. E ancora: il direttore artistico ha detto di sapere che Blanco durante l’esibizione avrebbe dovuto dare solo un «calcetto» alle rose. Ma, se lo conosceva così bene, sapeva anche che nel videoclip ufficiale della canzone che avrebbe dovuto cantare Blanco si accanisce sui fiori distruggendoli. Altro che un «calcetto».
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