“Nomi, fiori, cose, canzoni, cantanti e fatti minimi di rilevanza massima” del 74° Festival di Sanremo
AUTORI DELLE CANZONI. Finito il tempo di Bigazzi e Bardotti, ai quali, non a caso sono dedicati i due premi collaterali per i testi e la musica, quest’anno ogni brano vantava da 5 a 8 autori, praticamente una nota e una parola per ciascuno. Voto 7 alla cooperativa
CAMICIE. Gli ultimi nostalgici sono Renga e Nek, ora in sostituzione vanno i tatuaggi come quelli del Tre. Irama, un Santo francese, La Sad, Stash dei Kolors, Geolier, Mr Rain, Mahmood (che concorreva anche nella sezione pneumatici), i BNKR 44 ne ignorano l’esistenza e, conseguentemente sono costretti a una depilazione total look, con dolore da ceretta. Voto 9, ma al maglioncino a collo alto di Deodato e alla t-shirt glitterata di Alfa.
DIRETTORI D’ORCHESTRA. Siamo sicuri che fossero tali? Alcuni si agitavano a prescindere dal ritmo che dirigevano, sempre attenti al look si sono fatti tutti il …mazzo … dei fiori a causa del Fantasanremo. Voto 5 alla vanità
FANTASANREMO. Vi piace vincere facile grazie a scope, matite e altre stupidate portate in scena. Eh? Il gioco ha preso una piega parallela e vitalizzante per coinvolgere il pubblico a casa. Comunque, il prossimo anno ci sarà squid game, a eliminazione diretta. Ne resterà solo 1 (Voto)
FESTIVAL DI SANREMO 2025. Il vero problema è quello della successione di Amadeus. Chi sostituirà Amadeus dovrà fare i conti con i suoi risultati ottenuti in termini di audience, raccolta pubblicitaria, interesse dei giovani. Ma soprattutto dovrà fare una scelta basilare fra musica commerciale e canzoni di livello, che, a nostro avviso, è stato il vero discrimine di questa edizione. Voto 74,1%
LOOK. Un festival reso cool da Ghali, glamour dalla Mannoia, sexy-dark da Annalisa, liberatorio da Big Mama e dal messinese da Marco De Vincenzo direttore creativo di Etro, che ha vestito con molto estro la vincitrice Angelina Mango e da Fausto Puglisi che per Roberto Cavalli ha declinato in varie modalità gli outfit di Teresa Mannino co.co della serata di giovedì. Per il resto troppa eco pelle e oversize. Voto 52 poi si passa alle taglie calibrate
MAMME. Anche i trapper più incalliti attendevano l’approvazione di mammà seduta in platea. Secondo Dargen D’Amico l’importante è averla ( a prescindere dalla professione), quella di Ghali faceva la supporter con tanto di cartello dalla platea e la sig.ra Fiorello intimava al figlio di andare a dormire. Senza voto. Le mamme non si discutono, si amano.
NAPOLI E IL RESTO DEL MONDO. Nessun complotto ma anche nessun vittimismo. E soprattutto nessun antimeridionalismo. I fischi sono il contraltare degli applausi, si fischia anche alla Scala e nel 2010 gli orchestrali gettarono gli spartiti per protesta contro un trio formato da Emanuele Filiberto, Pupo e Canonici. Carosone, Murolo, Pino Daniele, hanno creato capolavori eterni ed erano napoletani. Voto 9 canta Napoli.
OCCHIALI DA SOLE. Indossati da molti nonostante le condizioni meteo avverse solo allo scopo di «avere più carisma e sintomatico mistero». Voto 3 alle talpe e 10 al verso del maestro Battiato.
SECONDINO. In francese Geolier, abitante di Secondigliano, numerosi dischi di platino al suo attivo ma sembra l’interprete di “guapparia” e si propone come un personaggio da Castello delle Cerimonie. La cifra dei rapper è l’eccesso, ma simm’e Napule paisà, si fosse chiamato Emanuele e fosse arrivato sul Frecciarossa invece che col jet privato, non sarebbe stato così antipatico a tanti. Voto 2 all’ostentazione e 9 a un futuro da rapper.
SUA ALTEZZA ALBERTO DI MONACO. Siccome sabato doveva andare al funerale di Vittorio Emanuele venerdì aveva spezzato il viaggio fermandosi a Sanremo. Principe, ci saluti Sinner. Voto 6-0, 6-2, 6-3.
TELEVOTO. Chi viene votato papa col televoto resta cardinale con i voti di radio e sala stampa. Il problema sull’apporto dei voti dei telespettatori – e i dubbi sulle strumentalizzazioni - sarà uno dei nodi da sciogliere nel prossimo regolamento di Sanremo. Voto 60 (% ovviamente)
UNGHIE. Va bene la manicure, ma con le extension si è un filo esagerato, molte hanno sfoggiato armi improprie e altre si sono immedesimate in Edward mani di forbici. Voto 9 al coraggio, 0 all’eleganza - 3 alla praticità
Effetto Sanremo: ma la mamma è sempre la mamma
Le “pagelle”... oltre la classifica, in un Festival apprezzato da più generazioni. Dal look alle continue invenzioni del FantaSanremo, trend e idee a confronto
Caricamento commenti
Commenta la notizia