Tanta nostalgia della sua «Trinacria»: parla Moska Drunkard (Cristina Rizzo), unica siciliana in gara a Sanremo Giovani
Tanta nostalgia di casa ed un frequente ritorno in Sicilia per rigenerarsi col suo mare il segreto della grinta di Cristina Rizzo in arte Moska Drunkard, astro nascente della scena pop-rap italiana e membro del collettivo musicale Lighthouse Records. L’artista, classe 1999, originaria di Erice (Trapani) e residente a Siena, racconta il suo legame con la terra natia in «Trinacria», pezzo con cui, unica rappresentante siciliana a Sanremo Giovani, si giocherà un posto alla finale «Sarà Sanremo» del 18 dicembre prossimo. Prodotto da Oltresound Label – etichetta fondata a Siena dalla cantautrice e musicista fiorentina Silvia Vavolo – con la distribuzione di Believe Music Italia, il brano è una dichiarazione d’amore agli affetti più cari e ad una terra complessa ma impossibile da dimenticare, che unisce dialetto siciliano e italiano. Un pezzo che ha trovato ispirazione dall’impossibilità di far ritorno a casa durante la pandemia. «Quando scrissi la canzone avevo 20 anni – ci racconta – , vivevo da poco tempo a Siena e il divieto di scendere in Sicilia a causa del Covid mi ha spinta a realizzare un provino per sfogarmi. L’ho poi lasciato da parte fino al giugno scorso, quando ho iniziato a collaborare con Silvia e Oltresound Label. Lei è rimasta affascinata dall’inserimento nei miei pezzi di alcune frasi in dialetto e mi ha chiesto se avessi altre canzoni in siciliano. Ho ripescato la prima versione del brano, molto acerba, e ci ho lavorato con lei e col mio amico e produttore Marco Giordano in arte Giordan». Un contributo da co-autori, quello di Vavolo e Giordano, fondamentale per la parte musicale, che unisce suoni elettronici e tradizionali, il beat tipico di rap e trap a chitarra elettrica, piano e archi. «Il piano è stata un’idea di Silvia, pianista eccellente, mentre Marco ci ha aggiunto un tipo di batteria elettronica, il cinematico, dal suono simile a quello dei tamburi di Custonaci (Trapani), paese di mio nonno materno; un suono che sentivo da piccola. Quando me li ha fatti ascoltare mi è venuto il magone». Una terra natia, la Sicilia, che sembra portarle fortuna. Oltre al supporto reale e social di amici, familiari e fan siciliani di questi giorni, Rizzo ha vinto nello scorso agosto il Green Contest del Green Valley Pop Fest, promosso a Trapani da Radio 105, con un altro brano autobiografico, «Maremale», dedicato a Toscana e Sicilia, di cui «Trinacria» rappresenta il seguito. E Sanremo Giovani solo a un mese dal singolo «Basta»? «Comunque vada ho già vinto per il supporto che sto ricevendo e perché ho solo voglia di divertirmi».