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Elodie: "Non porterò mai un brano politico a Sanremo. Vincere? Non ho mai vinto nulla"

"Sanremo mi ha dato tanto in questi anni. La mia carriera, penso che poi, dopo Amici, sia iniziata veramente con Sanremo. Tutte le grandi possibilità che hanno creato degli scalini, delle scale. Quindi ho un rapporto importante con questo palco, ti fa sentire potente, bella, cantante". Elodie, per la quarta volta in gara al Festival di Sanremo di cui è stata anche co-conduttrice accanto ad Amadeus, mette sugli scudi il suo rapporto con l’Ariston. L’interprete romana quest’anno ha presentato "Dimenticarsi alle 7", un brano dalle sonorità più melodiche rispetto ai precedenti. "Avevo bisogno di cantare a Sanremo una canzone che fosse più sanremese. Mi sembrava bello poter portare qualcosa che fosse più legato alla nostra tradizione che io amo. Nell’interpretazione mi sto ispirando alle grandi dive italiane (nello specifico a Mina, ndr). Spesso guardiamo all’estero, ma in passato erano gli altri a guardare noi. Quindi magari si può ripescare e ispirarsi", spiega.

Nel nuovo album, però, 'Dimenticarsi alle 7' sarà "l'unico di questo tipo. Il disco è urban, ma ci saranno anche altre sonorità". Altre sonorità sono anche quelle del duetto che domani sera porterà sul palco con Achille Lauro: "Canteremo due brani a cui sono molto legata, 'Folle città' di Loredana Bertè, che amo moltissimo, e "A mano a mano". Penso che io e Lauro in questo momento siamo molto allineati, da un punto di vista musicale e anche di percorso. Sarà molto divertente".

Un percorso di crescita, personale e artistica. "Mi sono sempre sentita molto spontanea, nel bene e nel male. Penso di essere un essere umano completo. Accetto i miei lati negativi, li abbraccio e non li giudico più, quindi sono più serena. Cerco di conoscermi, di volermi bene, di rispettarmi e di essere fedele a me stessa sempre, al di là di ogni errore", ha affermato Elodie che è tra le artiste che si esprime anche su temi non musicali. Non si è sottratta, infatti, a rispondere sul tema dei diritti. "Mi sento parte di una società e penso di avere degli obblighi verso i miei compagni di vita: siete voi, chiunque incontro per strada. Nei confronti di tutti c'è il rispetto, è capire che di fronte c'è una fragilità come la tua. E’ strano vedere come nel tempo perdiamo il contatto con la nostra umanità e quindi è un problema di tutti. La consapevolezza crea una grande corazza e ti dà la possibilità di vedere l’altro e di sostenerlo quando l’altro sta male", ammette con un pizzico di amarezza. Nonostante tutto, Elodie esclude di poter portare nell’immediato futuro un brano "politico" al Festival: "Io non sono una cantautrice, sono un’interprete. Spesso scrivo i pezzi con gli autori e decidiamo insieme di cosa parlare. A me piace parlare d’amore. Credo sia molto difficile scrivere e cantare un brano politico. Non so se il mio modo di stare sul palco possa combaciare con quel tipo di musica. Magari fra dieci anni, ma adesso no".

Adesso c'è da continuare il percorso in questo Festival 2025 che, fin qui, non l’ha vista nelle prime 5 posizioni rivelate. "Le classifiche non sono mai state un mio obiettivo. L’importante è fare bene, che il pezzo piaccia. Questo lo saprò solo dopo Sanremo - dice -. Non ho mai vinto nulla, nemmeno il programma da cui sono uscita ('Amicì, ndr), quindi evidentemente le coppe non sono fatte per me. Però ho un percorso che si sta costruendo nel tempo. Sto costruendo molto bene gli stadi (l'8 giugno San Siro a Milano e il 12 giugno al Maradona di Napoli, ndr), abbiamo già fatto varie riunioni. Credo che sarà uno show veramente pazzesco".

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