
Roberto Benigni sarà stasera sul palco di Sanremo, in apertura di serata. Lo ha annunciato Carlo Conti in conferenza stampa congedandosi dai giornalisti dopo pochi minuti per andare a incontrarlo."Vado a incontrare un ospite che avevo invitato sempre nei tre precedenti Festival. Non è mai stato con me e per me è un sogno che si avvera. Farà un saluto al Festival con la sua energia e allegria».
La soddisfazione di Ciannamea
Il festival di Sanremo cresce negli ascolti, guadagnando oltre 1 milione di spettatori nella media delle prime tre serate rispetto allo scorso anno. Lo spiega Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time Rai in conferenza stampa. Nelle prime tre serate Sanremo ha raccolto, in termini di total audience il 63.4% di share con 11,8 milioni di spettatori: 11,4 milioni derivano dall’ascolto tradizionale, «solo 400mila spettatori e uno 0.3% - sottolinea Ciannamea - dal second screen», cioè dall’ascolto in diretta su oc, smartphone e tablet». Rispetto alla media delle prime tre serate del 2024, sempre in total audience, «il festival fa segnare 1,1 milioni in più e un +1.2% in share».
Anche dal punto di vista dell’ascolto tradizionale, «Sanremo guadagna un milione di spettatori» rispetto alla media del 2024. Notevoli sempre gli ascolti sui target giovani, in particolare con il 74.1% sul pubblico di 15-24 anni e del 77.9% sui 15-24enni. I picchi sono stati registrati alle 22.49, con il 64.1% per l'esibizione dei Duran Duran, e alle 21.32, con 16 milioni collegati a Rai1 durante la performance di Massimo Ranieri. Sul pubblico di 15-24 anni, il picco dell’86.3% è stato raggiunto all’1.08, durante la lettura della top 5, e alle 22.01, con 1,3 milioni per la performance di Shablo feat. Guè, Joshua Tormento. Sanremo vola anche sui social, con 63 milioni di videoviews per la serata di ieri (+38% sul 2024), 219 milioni in tre serate (+47%), e 16 milioni di interazioni (+3% su 2024), che in tre serate toccano 56 milioni (+8%).
Geppi Gucciari: "Mamma che tensione"
Saranno Mahmood e Geppi Cucciari i co-conduttori della serata. Con la Gucciari protagonista in sala stampa: «Che tensione ragazzi...», sorride accanto a Mahmood con cui stasera vestirà i panni della co-conduttrice della quarta serata del festival. «Che sguardo ho? Quel misto di gioia, preoccupazione, ansia, il desiderio di non deludere chi ho davanti e me stessa. La serenità - scherza - non è esattamente la prima sensazione che sfodererei. Ognuno affronta sfide della vita a modo proprio. Ho qui dentro di me tanta gente che parla, un dissidio interiore: vediamo chi ascolterò e chi vincerà». «Se manderei un bacio a Meloni? Con il braccio di Elodie glielo mando»: risponde. Il riferimento ironico è alla dichiarazione di Elodie nei giorni scorsi: «Non voterei per Giorgia Meloni nemmeno se mi tagliassero il braccio».
Mahmood: "Nel 2016 a Sanremo non avevo neanche l'etichetta"
"Ricordo il mio primo Sanremo nel 2016, non avevo neanche l'etichetta, mi ero iscritto al festival dal pc, a casa di mamma, ricordo che dovemmo compilare i moduli e inviare la demo della canzone... ", dice Mahmood in sala stampa a Sanremo. "Sono molto felice di essere qui con Geppi, la amo tanto. Carlo mi ha detto devi essere te stesso, ma dalla spontaneità a volte nascono cagate...", sorride. "Cercherò di essere spontaneo in maniera televisivo, sono esaltato, felice". Poi fa i complimenti a Settembre, vincitore delle Nuove Proposte: "Complimenti, hai spaccato". Poi sorride. "Il premio dei Giovani è più bello di quello dei Big, perché è d'argento. Il mio se l'è preso mamma".
La polemica sulla collana di Tony Effe
«C'è una norma che viene inserita tanto nei contratti con le case discografiche tanto nel regolamento, che vieta riferimenti a marchi distintivi, anche indirettamente». Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, spiega così la decisione di far togliere la collana che indossava ieri sera Tony Effe prima dell’esibizione in diretta, scatenando l’ira del rapper. «Per evitare casi di pubblicità occulta - aggiunge Ciannamea -. Il discrimine è sull'oggetto, sulla riconoscibilità del prodotto. Si deve apprezzare questo comportamento di Rai, che esclude l’esibizione di marchi, che sono opportunamente blerati. Tutto sta nella capacità di funzionari e dirigenti che fanno questo controllo».
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