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Sanremo 2025: miss Leone ed Elettra con Conti. Tuffo negli '80 coi Duran Duran e Victoria. Follesa bacia Le Bon. I migliori 5 del giovedì: c'è sempre Brunori

Nell'attesa di conoscere il vincitore della sezione Nuove Proposte comincia da subito la gara dei 14 Big. Nel mezzo sfilano gli ospiti: dal piccolo Samuele, massimo esperto di Festival, ai ragazzi del Teatro Patologico che lanciano una "bomba di pace". Dopo l'inizio con le "canzonette" di Bennato, premio alla carriera di Iva Zanicchi

Edoardo Bennato ha aperto la terza serata del festival di Sanremo intonando 'Sono solo canzonette', il brano del 1980 che non perde smalto da 45 anni a questa parte. "Quell'anno abbiamo fatto 15 stadi", dice il cantante. Conti ha ricordato che il 19 febbraio su Rai1 andrà in onda il documentario sulla vita e la carriera dell’artista.

Giusto il tempo di una breve introduzione, dunque, che è già il momento delle co-co-co che affiancheranno Carlo IV nel giovedì dell'Ariston. La prima a scendere, in abito nero di velluto lungo (spalle scoperte e perle incastonate, capelli rossi sciolti e orecchini color smeraldo), è Miriam Leone, che entra in scena accolta da Conti che conduceva il concorso quando l’attrice nel 2008 fu incoronata Miss Italia.

Ricordando il pathos di quei momenti, insieme si divertono a ripetere il fatidico annuncio: "Miriam Leone, per il te il festival di Sanremo inizia". Momento 'mamma', altro trend del festival, quando Miriam cita il piccolo Orlando a casa: "Il mio bimbo sta dormendo. Lo saluto per quando sarà grande e vedrà la sua mamma emozionata su questo palco: ciao Orlando".

Poi tocca ad Elettra Lamborghini, lei in bianco, "agitatissima", scherza con Conti: "Ho messo un abito bianco in tuo onore, così risalta la tua abbronzatura".

E dulcis in fundo... Katia Follesa. Si cambia registro con la terza co-conduttrice, che porta all’Ariston la sua cifra ironica. Prima prova a scendere le scale con il bob: "Se devo morire mi devo divertire". Poi ironizza sui tempi veloci di Carlo Conti: "Fai così anche con tua moglie? Dai che c'ho tre secondi!".

Poi propone il suo inno alla body positivity: "Da mesi ho affrontato un percorso di remise en forme e ho fatto tantissima ginnastica: non c'è nessun segreto, quello che vedete è frutto di tanta costanza e soprattutto di tanto sport. Voglio salutare tutte le donne, le mie alleate che vogliono raggiungere un obiettivo e ci riescono", dice mentre si agita mettendo in mostra orgogliosamente le braccia 'a tendina'. Poi conclude: "Prometto che non canterò, non ballerò e non devolverò il cachet in beneficenza, sono una ragazza madre io".

Intanto la sfilata dei Big, che entra subito nel vivo con gli altri quattordici artisti in gara. Ecco l'ordine e l'orario d'uscita

Clara - Febbre (20.57); Brunori Sas - L'albero delle noci (21.06); Sarah Toscano - Amarcord (21.20); Massimo Ranieri - Tra le mani un cuore (21.32); Joan Thiele - Eco (21.38); Shablo feat Guè, Joshua e Tormento - La mia parola (21.57); Noemi - Se t'innamori muori (22.12); Olly - Balorda nostalgia (22.21); Coma_Cose – Cuoricini (23.03); Modà - Non ti dimentico (23.16); Tony Effe - Damme 'na mano (23.22); Irama - Lentamente (23.47); Francesco Gabbani – Viva la vita (00.01); Gaia – Chiamo io chiami tu (00.13).

A Sanremo il baby conduttore che sa tutto del Festival

Samuele Parodi, un bimbo di 11 anni che aveva chiesto al Tg1 di essere messo alla prova sulle sue conoscenze della storia del Festival, risponde a tutti i quiz di Conti e si prende il lusso di presentare un gigante come Massimo Ranieri che, intenerito, lo abbraccia. "Una cosa è certa: ho trovato il prossimo conduttore di Sanremo" sancisce Conti.

Il 'Teatro Patologico' lancia una 'bomba di pace'

All’Ariston irrompe la forza del messaggio del Teatro Patologico, l’inclusione che abbatte le barriere, l’arteterapia come cura delle disabilità fisiche e psichiche. "Siamo un luogo magico - dice il fondatore, l’attore e regista Dario D’Ambrosi - perché aiutiamo e salviamo tantissimi ragazzi e così diamo speranza a milioni di famiglie, perché quando sta bene un ragazzo disabile stanno bene mamme, papà, fratelli, nonni, condomini, quartieri. È da qui che dobbiamo partire per migliorare la nostra società". Il gruppo propone un brano del Simon Boccanegra portato all’Opera di Roma, poi gli attori scendono in platea al ritmo di 'La vita è musica', accolti dalla standing ovation del pubblico. L'ultima gag è la simulazione di una bomba: "Siamo più forti e più potenti di una bomba atomica: pensate alla Libia, alla Siria, non fanno altro che buttarsi bombe - dice uno degli attori - perché non hanno la forza di guardarsi negli occhi. Noi questa forza qui ce l’abbiamo". D’Ambrosi annuncia che presto all’Onu porterà l’esperienza del teatro Patologico promuovendo il riconoscimento terapeutico del teatro.

Dopo 40 anni i Duran Duran all'Ariston

Tuffo negli anni '80 all’Ariston con i Duran Duran, a 40 anni dalla prima esibizione a Sanremo, quando ad accoglierli sul palco fu Pippo Baudo. Dopo il medley su Invisible, Notorious, Ordinary world, la band britannica accoglie sul palco Victoria dei Maneskin che li accompagna in Psycho killer e Girls on film. «We love this girl», dice Simon Le Bon.

I segni del tempo sono evidenti, ma l’effetto nostalgia trascina tutto l’Ariston quando arriva, come 40 anni fa, il momento di The Wild Boys. Dalla platea spunta in abito da sposa Katia Follesa: la gag trae spunto dal film Sposerò Simon Le Bon, manifesto di una generazione di ragazze pazze dei Duran e della loro musica. L'attrice raggiunge il frontman sul palco e guadagna un lieve bacio stampato sulle labbra: «Mi sono quasi limonata Simon Le Bon , mi si è aperto il body contenitivo», esulta.

Nella top five c'è sempre Brunori Sas

Coma_Cose, Brunori Sas, Irama, Olly, Francesco Gabbani: sono i cinque artisti nella top five (in ordine casuale) della terza serata, in base alle preferenze di Televoto e Giuria delle Radio.

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