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Carlo Conti svela: “Di nuovo conduttore nel 2026? Penso di sì, adesso normalità”. Il vincitore Olly: “Eurovision? Non è detto”. L'ironia di Brunori

 «Quest’anno è stato bellissimo, la parola d’ordine è stata insieme: ci siamo divertiti insieme, lo abbiamo fatto insieme. Vediamo l’anno prossimo se mi viene un’idea, ma penso di sì. Adesso torniamo alla normalità», risponde Carlo Conti in sala stampa a una domanda sulla possibilità che l’anno prossimo, dopo i risultati record di quest’anno, torni alla guida del festival non solo come direttore artistico, ma anche come conduttore.

Le parole del vincitore

«Non mi preoccupa niente. Ho solo bisogno di prendere tempo, perché devo essere certo di farlo bene. Non c'è nessuna altra paura». Olly precisa la sua posizione sull'Eurovision Song Contest, al quale può partecipare di diritto avendo vinto il festival di Sanremo. «Quando ho detto che la vittoria non era un’opzione, ero sincero. Avessi potuto decidere io, non avrei vinto. Ma non posso fare altro che accettare, sorridere e tornare alla mia vita. Per me la musica non è mai stata una gara», ha aggiunto il giovane cantautore, che come tre dei quattro vincitori precedenti (Maneskin, Marco Mengoni, Angelina Mango) ha come manager Marta Donà. «Il suo segreto? Credo sia semplicemente molto brava a percepire dove ci sia del talento. Il ché però non vuol dire che non ci sia da altre parti», precisa.

Se Olly rinuncia, all'Eurovision spazio a Lucio Corsi

Nel 2016 gli Stadio vinsero il Festival di Sanremo, ma non andarono all’Eurovision Song Contest. Al loro posto partecipò Francesca Michielin, che si era classificata seconda. Il Regolamento del Festival prevede infatti che «qualora l’Artista stesso non consegni il modulo di accettazione alla partecipazione nei tempi indicati, RAI designerà il rappresentante l’Italia all’ESC secondo l’ordine della classifica finale del Festival della Canzone Italiana». Ciò significa che se Olly deciderà di non partecipare al prossimo Eurovision, in programma a maggio a Basilea, la scelta cadrà su Lucio Corsi.

Brunori Sas tra riflessioni e ironia

Brunori Sas, su di giri per il terzo post, è stato sollecitato sulla cinquina tutta al maschile: “L'assenza di donne sul podio è un tema ed è anche bello affrontarlo tra artisti. Posso solo dire, come consolazione, che che quanto meno in questo podio è rappresentato un maschile che quantomeno non è patriarcale”. Poi, l'artista cosentino ci mette un pizzico d'ironia: “Mi dispiace per l’Eurovision, perché con la mia fisicità e con i miei abiti da parrocco potrei spaccare. Vabbè, ne parlerò con Olly. Altra cosa che mi fa felice è che il podio è tutto di giovanissimi”.

Achille Lauro: "Non c'è riconoscimento più grande delle contestazioni all'Ariston e in in sala stampa"

«Non esiste riconoscimento più grande delle contestazioni all’Ariston e in sala stampa. Io sono della gente». Lo dice a Domenica in Achille Lauro, settimo classificato del festival di Sanremo, commentando le proteste scoppiate ieri sera al momento in cui è stato annunciato che lui e Giorgia erano fuori dalla top five.

Ciannamea: "Un Festival sempre più giovane, digital e social"

«I giovani al cuore del successo, per un festival sempre più che è anche sempre più digital e social». Così Marcello Ciannamea, direttore intrattenimento Prime Time Rai, sintetizza il bilancio dell’edizione 2024. La finale, ricorda, ha raccolto 13,4 milioni di spettatori pari al 73,1% di share», aggiunge. La media delle cinque serate è di 12,5 milioni pari al 67,1%. Il picco di ascolto in termini di share, pari all’87.3%, è stato raggiunto all’1.56, al momento della proclamazione della vittoria di Olly. In valori assoluti il picco è stato registrato alle 22.09, con 16 milioni 700mila spettatori davanti a Rai1 nel momento in cui Carlo Conti e Alberto Angela presentano l'esibizione di Francesco Gabbani. Interessanti i picchi sul target 15-24 anni: all’1.58 il 97.5% nel momento in cui Lucio Corsi si complimenta con Olly, 1,3 milioni alle 22.57 durante l’esibizione di Antonello Venditti. Il festival è sempre più digital, con 6,7 milioni di ore di tempo speso, e sempre più social, con 399 milioni di videoviews sul totale delle cinque serate (+40% sul 2024) e 99 milioni di interazioni totali, in linea con il 2024.

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