Venerdì 27 Dicembre 2024

Immunodepresso in aula, scuola sposta tre bimbi "non vax": polemiche

L'immagine di una vaccinazione

Immunodepresso in prima elementare con genitori previdenti che hanno avvisato per tempo la scuola: così a Mogliano Veneto (Treviso) l'istituto ha provveduto a trasferire dalla classe non il bambino ma tre coetanei privi delle vaccinazioni previste per legge dirottandoli in altre aule. Una questione che ha suscitato polemiche e irritazione da parte dei genitori no vax, specie di una mamma che ha lamentato il fatto che suo figlio è stato allontanato dagli amichetti, ma che ha portato i vertici scolastici al pugno di ferro nel rispetto delle norme, compresi i provvedimenti della Regione Veneto compresi. Un 'caso' al contrario, rispetto a quello avvenuto in un'altro istituto veneto dove un bambino, appena superata la leucemia con trapianto e chemioterapia, si era trovato in difficoltà perché nella sua scuola erano stati ammessi in una classe cinque non vaccinati e due in un'altra e non c'erano altre sezioni disponibili: alla mamma non è rimasto che ritirarlo dall'istituto. A Mogliano il problema, grazie all'azione preventiva dei genitori, è stato risolto all'istante, complice la possibilità di rimodulare le classi e il fatto che per il piccolo fosse necessario solo non essere a rischio in aula ma non necessariamente a scuola. Inoltre, nonostante il trasferimento sia avvenuto a scuola iniziata, la scuola ha spiegato a tutti gli interessati la situazione, cioè l'obbligo scolastico e vaccinale e la necessità di tutelare delle fasce deboli, con il rischio di eventuali sanzioni fino a 500 euro. Sulla vicenda l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto ricorda che "la fluttuazione di alunni è una nostra intuizione che risale ancora a due anni fa". Coletto, che non vuole usare il termine no vax, avverte che "la libertà di alcuni non può condizionare quella di altri" e punta il dito sulla carenza dei fondi: "solo 200mila euro stanziati a livello nazionale per fare informazione su vaccini e relativi obblighi"

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