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Gazzettadelsud.it da vent’anni online

Vent’anni. Tanti ne sono (quasi) trascorsi da quando nella notte del 9 ottobre 1998 gazzettadelsud.it sbarcò su internet. La S.E.S., grazie alla lungimiranza dell’editore Giovanni Morgante, precedendo diverse testate italiane, decise di avviare un’iniziativa pionieristica anche per poter raggiungere gli innumerevoli siciliani e calabresi che vivono o lavorano a migliaia di chilometri dalle regioni di origine. Allora la grande rete era frequentata da “pochi intimi”, circa 2 milioni e mezzo di utenti, che oggi sono diventati oltre 43 milioni. Ancora si navigava con un chiassoso modem a 36.4 k (per scaricare immagini di media risoluzione si perdevano giornate intere) e non esistevano YouTube (2005), Facebook (in Italia dal 2008) e altre meraviglie simili.

Fa sorridere oggi ricordare che dopo sette mesi dall’approdo sul web “festeggiammo” i nostri primi 100mila utenti e un milione e mezzo di “impressions”: dati che oggi si ottengono in pochi giorni.

Da allora ve ne abbiamo raccontate tante, dalla catastrofe delle Torri Gemelle seguita in diretta, all’ultima emergenza idrica, dalle sempre più accese campagne elettorali, ai fatti di cronaca descritti con puntualità e continui aggiornamenti.

Oggi, dopo aver attraversato diverse “ere digitali” trascorse sul web, tra le bolle delle dot-com e la tempestosa rivoluzione dei social, dall’incanto creativo dei blog alla diffusione dei prodigiosi smartphone, possiamo affermare che quella sfida è stata vinta, con quasi sei milioni di lettori (secondo i dati di Google Analytics) che hanno navigato tra le nostre pagine nel 2017.

“E’ indiscutibile - scrivemmo in quel lontano autunno - che l’incondizionata libertà d’espressione consentita da Internet possa creare una nuova democrazia della cultura, ma è altrettanto plausibile il rischio di un’anarchia incontrollabile, di una inflazione di notizie che andrebbe a discapito dell’informazione stessa”.

Già dal primo momento capimmo che, nel futuro, la missione dei giornalisti sarebbe stata ancora più difficile. Ed eccoci qui, ad affrontare, in un “villaggio globale” a portata di clic, la piaga ormai cronica delle fake news e la sistematica violazione dei diritti d’autore. Mentre le “bufale” non solo condizionano e inquinano il dibattito politico, ma mettono pure a repentaglio gli stessi fondamenti della convivenza civile, i professionisti dell’informazione hanno più che mai il dovere di accertare la veridicità delle notizie. Il compito arduo di distinguersi da chi confonde l’esigenza dell’immediatezza e delle velocità, con una fretta spasmodica di arrivare sempre e comunque per primi a una scriteriata divulgazione.

Consapevoli che nel convulso cantiere dell’editoria ormai non ci si può cullare sugli allori, mettiamo un punto e andiamo a capo, per ricominciare con una più efficiente organizzazione del lavoro. Negli aggiornamenti del sito, infatti, saranno coinvolte tutte le nostre redazioni che già curano, con competenza e passione, l’edizione cartacea. E a fare da interfaccia tra giornalisti e sito internet, ci sarà una squadra interamente rinnovata sia sul piano tecnico sia per i contenuti: IM*MEDIA, che ha progettato il nuovo sistema digitale inaugurato il 15 settembre scorso, ed EP Media, che si occupa della pubblicazione delle news. Entrambe le società, insieme con il web coordinator Francesco Marino, sono state protagoniste negli ultimi tempi della strategia vincente di gds.it, l’edizione online del Giornale di Sicilia, che vanta (secondo i dati Alexa) la prima posizione in classifica tra i quotidiani online regionali.

Eccoci, quindi, nella babele odierna, anche con una veste grafica inedita, a perseverare nella nostra missione rivendicando con fierezza di aver intuito con largo anticipo che “non si potrà mai prescindere dal ‘mestiere’ del giornalista - scrivemmo nell’articolo inaugurale del 1998 - quella capacità artigianale che è indifferente, nel suo significato più profondo, alle tecnologie, le più moderne e sofisticate, per scrivere, impaginare o trasmettere parole, suoni e immagini”.

E oggi siamo ancora più convinti della scelta (ormai obbligata) di puntare sul digitale con tutte le nostre risorse. Con l’entusiasmo e l’energia di un ventenne che conclude in anticipo il corso di laurea, siamo pronti a intraprendere una nuova avventura.

Il tempo dello “studio” e della “sperimentazione” è finito. Tenetevi forte, si riparte!

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