«Vorrei tornare a X Factor, a fare il mio lavoro, perché i miei figli sono fieri di me, l’Italia mi vuole e non ho fatto niente di quello di cui sono accusata». Emozionata Asia Argento alla fine dell’intervista con Massimo Giletti (che ha supportato la richiesta dell’attrice appellandosi all’ad di Sky Italia, Andrea Zappia), a "Non è l’arena", in onda stasera su la7, in cui lei si è difesa dalle accuse di Jimmy Bennett. «La cosa che più mi ha ferito - ha detto - è stata essere chiamata pedofila». «Io ho dei figli - ha aggiunto - e quello è uno stigma che non auguro a nessuno. Per la morte di Anthony, per questo, non so come riesco ancora a stare in piedi. Non sono sola, ho i miei figli che hanno sofferto tantissimo» racconta, aggiungendo che suo figlio ora «sta vivendo negli Stati Uniti perché quando hanno iniziato a chiamarmi pedofila, prima che l’opinione pubblica iniziasse a cambiare idea su di me grazie a XFactor, l’ho mandato dal padre. Avevo paura ci fossero contro di lui episodi di bullismo... non è un momento facile» ha aggiunto non trattenendo le lacrime. "Vedere l’intervista a Jimmy Bennett mi ha fatto arrabbiare un po' ma mi ha fatto soprattutto pena. Perché i suoi occhi erano vitrei e non c'era nessuna espressione sul suo volto. L’ho visto come un bambino che poi non è riuscito a proseguire la sua carriera, un’anima persa". Dice Asia Argento difendendosi dalle accuse di Jimmy Bennett (ospite la settimana scorsa del programma) e ha ripercorso i fatti degli ultimi mesi. Non è l’Arena nella parte dedicata a Asia Argento propone anche un’intervista con Rain Dove, la compagna di Rose mcGowan che ha diffuso i messaggi su Bennett dell’attrice italiana: "Rain Dove mi fa schifo, mi fa vomitare, è una persona senza scrupoli, veramente brutta. Queste due donne - dice Asia alludendo anche a Rose McGowan - hanno venduto quei messaggi in maniera selezionata, dicendo che avevo ricevuto foto nude di Bennett da quando aveva 12 anni ma non era vero. La gente per quello ha cominciato a chiamarmi pedofila". Secondo Asia Argento Rain Dove, Rose McGowan e Jimmy Bennett «sono tutte persone affamate di denaro che non si fanno scrupolo degli altri esseri umani. E ho le prove di tutto quello che dico». «Il suicidio di Anthony Bourdain è stato un momento inimmaginabile. Sono ancora lì al momento in cui il manager, mi ha detto, in una breve telefonata che si era tolto la vita. Dopo si è aperto un abisso, ho sentito la disperazione, il senso di colpa per non aver visto il suo dolore, lui non me l’aveva mai mostrato». «Era Bourdain che proteggeva me - ha aggiunto - ero io quella depressa, lui mi ripeteva che saremmo stati felici. Mi ha dato i due anni più belli della mia vita e quelli non me li toglie nessuno». Quando Giletti le chiede se pensa che il suicidio possa essere stato legato al fatto che Asia Argento avesse avuto un’altra relazione, lei risponde: «Non riesco a credere che una persona come lui, così saggia, profonda e intelligente, si sia tolta la vita per la relazione con qualcun altro. Poi gliene avevo anche parlato».